(LaPresse) “Eravamo tutti molto preoccupati, vedevamo la prospettiva di un impegno diretto in politica del nostro presidente, del nostro editore come una catastrofe”. Giorgio Gori, primo ospite della nuova stagione de ‘La Confessione’ di Peter Gomez, andata in onda venerdì sera sul Nove, ha commentato così i giorni della discesa in campo di Silvio Berlusconi quando lui era un alto dirigente Mediaset. “Si era creato un vuoto politico – continua il sindaco di Bergamo – e Berlusconi temeva la vittoria della sinistra, quindi dei comunisti, e immaginava una possibile crisi per le sue aziende”. Nell’estate del 1993, ammette Gori, all’epoca dei fatti direttore di Canale 5, l’ex premier aveva cercato alternative politiche a se stesso, senza trovarne: “Dopo l’estate, ha preso la decisione”, ha concluso l’ex presidente di Magnolia.
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