A Viale Mazzini si affilano le armi in vista della Rai che verrà. Il cda è uscente e tra fine mese e i primi giorni di luglio conosceremo i nuovi consiglieri. La prima mossa sul nuovo scacchiere la faranno le Camere del Parlamento. Le date probabili per votare le candidature ed eleggere i quattro consiglieri spettanti al Parlamento, 2 al Senato e 2 alla Camera dei deputati, dovrebbero essere nei giorni del 26 e 28 giugno. Sembra molto probabile, visto anche i buoni risultati ottenuti da Forza Italia nelle ultime elezioni, che la presidente designata possa essere Simona Agnes. Poi toccherà alla Vigilanza votare la nomina che diventerà effettiva superando i due/terzi dei voti favorevoli. Il governo nominerà l’ad, che salvo clamorosi rovesciamenti di fronte, sarà Giampaolo Rossi. E se verrà rispettato il ticket dell’ultimo insediamento, a Roberto Sergio spetterà la carica di direttore generale Corporate. Già votato Davide Di Pietro, riconfermato rappresentante dei dipendenti Rai. I quattro nomi mancanti saranno due di maggioranza, uno per Fdi e l’altro per la Lega, e due spettanti all’opposizione. Tra questi ultimi sembra quasi certa la riconferma di Alessandro di Majo in quota cinquestelle. Mentre per quanto riguarda il Pd bisognerà vedere quanti parlamentari rispetteranno la richiesta della segretaria Elly Schlein di non votare nessun candidato per non prestarsi a spartizioni.
Tra i papabili in lizza spiccano nomi eccellenti. A cominciare da due direttori che hanno segnato il solco in Rai, Giovanni Minoli e Antonio Di Bella. A entrambi la nomina di consigliere sarebbe stretta perché i due puntano alla presidenza. Come candidati spuntano anche altri nomi che hanno lavorato e tuttora hanno incarichi in seno alla Rai. Da Roberto Natale, attuale direttore per la Sostenibilità a Giovanni Anversa vice responsabile dell’Intrattenimento e Alessandro Casarin direttore Tgr che in quota Lega dovrà vedersela contro l’esperto Antonio Marano. Vicino al Pd c’è Antonino Rizzo Nervo, già consigliere Rai in precedenti cda. Tra i 121 candidati ci sono anche Federica Frangi, Stefano Menichini, Elio Vito, Goffredo De Marchis, Salvatore Margiotta, Massimo Liofredi, Remigio del Grosso.
In attesa del nuovo cda gli attuali responsabili stanno mettendo a punto i palinsesti autunnali che verranno presentati a Napoli il prossimo 19 luglio. Molte le conferme, soprattutto nei programmi di approfondimento. La squadra dei direttori non dovrebbe subire scossoni neanche con il prossimo cda. Il voto delle Europee ha rafforzato i responsabili vicini a Giorgia Meloni. Da Angelo Mellone a Paolo Corsini, da Gianmarco Chiocci a Paolo Petrecca. Indeboliti invece leghisti e cinquestelle. Per i primi non sarà facile conservare la direzione di Intrattenimento Prime Time, Tgr e Giornale Radio. Per i cinquestelle svaniscono le chances di tentare la scalata al Tg3. Con l’esito favorevole delle Europee il Pd è tornato in auge e quindi Mario Orfeo non è più sotto attacco. Anche Stefano Coletta potrebbe tornare alla direzione dell’Intrattenimento scambiando la poltrona dei Palinsesti con Marcello Ciannamea, il quale però potrebbe avere un incarico come dg. O al posto di Sergio oppure in aggiunta se i dg dovessero diventare due. Non sono a rischio neanche responsabili come Elena Capparelli (RaiPlay), Paolo Del Brocco (RaiCinema), Maria Pia Ammirati (RaiFiction), Silvia Calandrelli (RaiCultura), Simona Sala (Radio2). Tra qualche mese invece cambio alla guardia per motivi pensionistici sia al Gr sia a RaiSport.