Stallo su nomine cda. Scoppia il caso Petrolio

Serena Bortone ha incontrato il direttore Angelo Mellone e dovrebbe tornare in conduzione di un nuovo programma nel daytime di Rai3. Per Maria Latella si sta cercando un nuovo progetto per la seconda serata ma la trattativa non è stata ancora chiusa. Mentre scoppia il caso ‘Petrolio’. Sono solo alcuni dei rumors che circolano alla vigilia della riunione del Consiglio di amministrazione della Rai, con le bozze dei palinsesti autunnali tra gli argomenti all’ordine del giorno. Per quanto riguarda ‘Petrolio’, programma che Duilio Giammaria ha condotto in prima e seconda serata e brand Rai da oltre 10 anni, è stata offerta una collocazione in palinsesto al venerdì pomeriggio, 8 puntate da 40 minuti ciascuna su Rai3 dalle ore 15 dopo il Tg3 e le sue rubriche. Una collocazione che non piace ai responsabili del programma.

Da Vespa a Ranucci, raffica di conferme

Tutti confermati gli altri programmi dell’Approfondimento Rai diretto da Paolo Corsini. Da Giorgino a Vespa, da Ranucci a Sciarelli, da Bruchi a Inciocchi restano tutti saldamente in sella ai rispettivi programmi. Così come per quanto riguarda il daytime nessun problema per Balivo, Fialdini, Diaco, Timperi. Nuove entrate per Andrea Delogu, Elisabetta Gregoraci e Mia Ceran. Super confermata Monica Maggioni che comincia la sua stagione tv già da luglio. Il ritorno di Massimo Giletti è fissato per il lunedì in prima serata su Rai3. Il ‘Far West’ di Salvo Sottile andrà in onda il venerdì in prima serata su Rai3. ‘Tango’ di Luisella Costamagna va al venerdì in seconda serata su Rai2. Gli ultimi dubbi riguardano il programma ‘Chesarà…’. Bisogna decidere se confermarlo con un giro di valzer in conduzione o lasciarlo a riposo per almeno una stagione.

Stallo sulle nomine nuovo cda Rai

Per quanto riguarda invece le nomine per il nuovo cda, la votazione dei componenti non è all’ordine del giorno del calendario dei lavori dell’aula della Camera di luglio. “Non si è parlato di Rai”, è emerso al termine della riunione. Non si può ancora escludere che la votazione sulle nomine venga calendarizzata nei prossimi giorni. Al momento, resta il nodo legato all’esito della riunione del Consiglio di Stato, fissata per il 4 luglio, in merito al ricorso presentato sulle candidature arrivate alla Camera senza selezione dei curricula. Sul tema, la presidente della commissione Vigilanza Barbara Floridia (M5S) ha auspicato che le nomine “vengano posticipate a dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, perché siamo in un momento di delicata riflessione sulla governance della Rai”. Chiara anche la posizione della leader del Pd, Elly Schlein: “È stato approvato in Ue il Media Freedom Act e il Governo italiano non può non tenerne conto in questa sua occupazione bulimica dell’informazione. Il Media Freedom Act prevede una riforma del sistema di governance. Noi continuiamo a insistere che la strada sia questa riforma. Noi vogliamo discutere già adesso di questo, con le forze di opposizione ma anche con quelle di maggioranza. Dell’indicazione di un membro del Cda non abbiamo ancora discusso”. La partita, insomma, è ancora tutta da giocare.

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