Il 4 luglio si pronuncerà il Consiglio di Stato sul reclamo dei candidati contro la procedura di elezione

Il 4 luglio. È questa la data segnata in rosso sul calendario, entro la quale si potrebbe chiudere la partita del nuovo consiglio di amministrazione della Rai, almeno a quanto filtra da diverse fonti di maggioranza e opposizione. Domani le conferenze dei capigruppo di Camera e Senato, potrebbero già fissare una data per l’elezione dei quattro membri del board di nomina parlamentare (due per ciascuna delle Camere), a cui si aggiungono il presidente e l’ad di nomina del Mef e il consigliere eletto dai dipendenti dell’azienda.

La data del 4 luglio è cruciale perché in quel giorno si pronuncerà il Consiglio di Stato sul ricorso dei candidati al cda contro la procedura di nomina che violerebbe il Media freedom act europeo. La maggioranza – a quanto riportano fonti parlamentari qualificate – sembra intenzionata a forzare e andare avanti con le nomine, anche perché “si tratta di due piani diversi”, mentre le opposizioni invitano alla prudenza e a “evitare accelerazioni”. Invito che quasi certamente è destinato a rimanere inascoltato, riferiscono ancora dal centrodestra: se è vero infatti che il quadro si sta complicando perché le nomine sono tutte collegate (compresa quella per Fs) “entro primi di luglio la partita va chiusa perché i palinsesti devono passare al vaglio dalla nuova governance”, è il ragionamento.

I ricorrenti invece contestano “il fatto che l’avviso (che si colloca in una fase distinta e antecedente rispetto alla votazione finale) non preveda una ‘procedura di selezione’ dei candidati”. Se il ricorso venisse accolto si rischia il congelamento delle nomine Rai. Per questo si corre. Il primo luglio il Mef potrebbe nominare il nuovo ad, Giampaolo Rossi, e designare il nome della presidente Simona Agnes che poi deve raccogliere i due-terzi dei voti della Vigilanza. Poi i restanti 4 consiglieri da nominare dovrebbero uscire dalle sedute di Camera e Senato. Al già votato e riconfermato Davide Di Pietro come rappresentante dei dipendenti Rai si dovrebbero aggiungere un candidato per FdI (Falcone in pole) e l’altro per la Lega (duello Marano-Casarin) e i due spettanti all’opposizione. Tra questi ultimi sembra quasi certa la riconferma di Alessandro di Majo in quota cinque stelle. Per quanto riguarda il Pd la situazione è tutt’altro che nitida tra gli ‘aventiniani’ (che preferirebbero non dare indicazioni per sottrarre il Pd alla “spartizione” tra partiti) e i sostenitori di Roberto Natale, attuale direttore Rai per la Sostenibilità appoggiato anche da Avs.Intanto il 26 e il 28 giugno sul tavolo del cda di Viale Mazzini arriveranno le bozze dei palinsesti autunnali. È sull’Approfondimento che si discuterà di più. Serena Bortone avrà un programma diverso dal precedente. Massimo Giletti torna il lunedì in prima serata, mentre Salvo Sottile slitta al venerdì. Nello stesso giorno, ma in seconda serata, dovrebbe esserci anche Luisella Costamagna. Con Maria Latella la trattativa non sembra ancora conclusa.

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