“L’obiettivo degli stati generali Rai? Accendere un faro sul servizio pubblico. Il servizio pubblico è un bene comune e dobbiamo preservarlo, dobbiamo fare in modo che siano garantite risorse certe e stabili e che venga ridefinito il concetto oggi di servizio pubblico nell’ecosistema digitale”, spiega Barbara Floridia, presidente della commissione vigilanza Rai, a margine dell’evento da lei organizzato in Senato ‘Le sfide del servizio pubblico’.
“E’ imminente e urgente una riforma del sistema del servizio pubblico – aggiunge Floridia – è necessario, si dice sempre, liberare la Rai dai partiti. Certamente, almeno, liberarla dall’esecutivo di turno”, che poi si sofferma sull’obiettivo della commissione e dell’evento in corso: “La sede della commissione di vigilanza è servita per far incardinare le riforme nell’ottava commissione del Senato. Questi stati generali del servizio pubblico, invece, servono per poter trovare insieme una quadra. Se dovessimo affrontare una riforma non in maniera trasversale e condivisa, la riforma rischierebbe di fare ciò che ha fatto quella del 2015: non essere all’altezza dei tempi. Abbiamo un regolamento europeo, il Media Freedom Act, che ci impone assolutamente un rinnovamento, che dobbiamo fare altrimenti da agosto saremo in sanzione”.
Infine, Floridia si sofferma sul tema del canone, all’ordine del giorno nel dibattito interno alla maggioranza sulla manovra: “Non dobbiamo parlare più di canone o fiscalità generale. Qui il problema è fare in modo che le risorse siano certe e stabili, quindi che non siano più gestibili necessariamente dal governo di turno in ogni legge di bilancio”. “Una proposta – conclude la presidente – potrebbe quindi essere legare le risorse alla concessione, cosicché l’esecutivo di turno non ha più la possibilità di cambiare di anno in anno le risorse e non permettere a un Cda di programmare un piano industriale”.
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