La showgirl confessa alla Fagnani: "Ho cercato di picchiarlo in un bar, ci hanno dovuto separare"

Con Bobo Vieri ho toccato il fondo. Era una relazione tossica, mi ha traumatizzata. Non c’era fedeltà da parte sua. Ho cercato di picchiarlo in un bar, ci hanno dovuto separare. La storia del contratto con George Clooney? Una stronzata! Da 15 a 20 anni ho sofferto di un disordine alimentare. L’amicizia con Maddalena Corvaglia? La vita ci ha allontanate. Io non facevo bene a lei e lei non lo faceva a me”. Elisabetta Canalis, che sorprende i telespettatori con un’intervista intima e schietta a Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani, prodotto da Fremantle: l’appuntamento è per martedì 3 dicembre, in prima serata su Rai2. Fagnani chiede a Canalis:

‘È successo davvero? Ha menato Vieri?’.

“Io lo lasciavo, poi lo vedevo con altre e mi arrabbiavo. Una volta in un bar abbiamo cercato di picchiarci, ci hanno dovuto separare” confessa Canalis. “Era una relazione molto tormentata, non c’era molta fedeltà da parte sua. Mi ha segnata molto quella storia, ho toccato il fondo Si creano delle dinamiche tossiche, non paritarie che poi ti traumatizzano”.

Fagnani le chiede quindi di raccontare come è nata la sua storia con George Clooney. “È l’uomo che mi ha insegnato che si può amare una persona che ti ama”, rivela Canalis. Fagnani incalza: “Ma era un fidanzamento vero? Ha firmato contratti? “No, è una stronzata” la secca replica dell’ex velina che poi confessa: “Ho avuto amori più grandi. È finita perché me ne sono andata e lui non mi ha fermato”.

“Perché si è interrotta l’amicizia con Maddalena Corvaglia?” domanda Fagnani. “Io non facevo bene a lei, lei non faceva bene a me”. Avete fatto pace? insiste Fagnani. “Ci parliamo. Le voglio un bene dell’anima, ma la vita ci ha allontanato. Questo non vuole dire che non ci rincontreremo”. “Ho avuto un disordine alimentare dai 15 a 20 anni” rivela poi Canalis. “Un disturbo di quel tipo non va mai via, lo gestisti con l’età e con la terapia. A me ha fatto molto bene lavorare, perché il lavoro mi ha dato tanta sicurezza”.

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