Torino, 27 feb. (LaPresse) – “Sabato a Milano sono stati compiuti errori gravi che sono sotto gli occhi di tutti. Ero in tribuna e ho visto quello che è successo: ancora oggi non mi spiego come sia potuto accadere”, così a Radio Anch’io Sport su Radiouno il presidente dell’Aia Marcello Nicchi commenta la discussa direzione di gara di Milan-Juventus. A suo parere l’arbitro Tagliavento “ha sbagliato l’approccio” ed è arrivato all’incontro “nel modo sbagliato” probabilmente “anche per via delle grandi tensioni della settimana”. Nicchi però difende la classe arbitrale, chiedendo di stoppare le critiche: “Gli arbitri vanno difesi e non condannati, basta con queste polemiche inutili”, dice puntando il dito sulle moviole e sui giocatori “che ormai protestano ogni due minuti”. “Non è più accettabile. Mi sono stufato – annuncia poi il direttore dell’Aia – adesso ci sarà tolleranza zero su tutto. C’è un regolamento e va rispettato, se un giocatore protesta è giallo, se va fuori dalle righe od entra a piedi uniti è rosso. Così si rimette un po’ di ordine in campo”.

Nicchi commenta poi le dichiarazioni di Gianluigi Buffon dopo Milan-Juve. Il portiere bianconero aveva confessato che, nel caso si fosse accorto delle regolarità del gol di Muntari, non lo avrebbe detto all’arbitro. “Ha detto parole che si poteva risparmiare e che non sono esempio per i giovani. Servirebbe più cautela”, così Nicchi. “Mi ero quasi convinto di mandare gli arbitri in sala stampa dal prossimo anno, adesso ci devo ripensare, figuratevi in un clima come questo che cosa accadrebbe”.

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