Torino, 27 feb. (LaPresse) – “Ci stiamo consegnando alla mediocrità ma non dobbiamo accettare questo pensiero, dobbiamo sospenderlo soprattutto ora che abbiamo la partita della stagione”. Così il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini, intervenendo a Radio anch’io Sport su Radiouno, commenta la sconfitta di Bergamo letta dal dirigente come “uno spartiacque negativo”. Secondo il ds giallorosso, la presenza di molti giovani nelle file della squadra “non giustifica le prestazioni negative. Dobbiamo fare un reset e farci trovare pronti per il derby e per il resto della stagione”. Sulla possibilità di poter centrare ancora il terzo posto, Sabatini confessa di esserne stato convinto “ieri fino alle tre”, ma oggi “devo constatare che avevo sbagliato, con partite così non possiamo puntarci. Ora però – sottolinea – c’è una gara importante, pensiamo a quella”.

“Qui non c’è un regime khomeinista, anzi è molto liberale”. Così Sabatini, tornando sulle perplessità sollevate dall’esclusione di De Rossi dalla partita di Bergamo per motivi disciplinari. “La Roma è libera così come lo è Luis Enrique, non facciamo mai ritiri e questo piace alla squadra. I giocatori però sanno che in alcuni casi non si fanno deroghe”. Sabatini difende comunque De Rossi: “E’ un grandissimo giocatore, ineccepibile, ed è uno che non commette errori di questo tipo. Il ritardo che ha accumulato è stato considerato da Luis Enrique una grave superficialità ed un modo sbagliato di approcciare alla gara”. L’assenza del centrocampista sul campo del Bergamo, continua il dirigente, è stata un dazio “che probabilmente abbiamo pagato ma il conto lo paghiamo tutti insieme”, così Sabatini. Che poi rassicura sul futuro di Luis Enrique in giallorosso: “Lui al posto di Guardiola al Barcellona? Ha un impegno con la Roma, è una persona d’onore e sicuramente porterà a termine il suo contratto”.

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