Torino, 29 feb. (LaPresse) – Sconfitta esterna per i New Orleans Hornets di Marco Belinelli sul campo dei Chicago Bulls. I padroni di casa, trascinati dai 32 punti di Derrick Rose, si impongono 99-95. Il playmaker dei Bulls mette anche a segno il canestro del sorpasso a 19.4 secondi dalla fine. Per gli Hornets 17 punti ed 11 rimbalzi di Chris Kaman. Partita non memorabile per Belinelli che chiude con 7 punti in 23 minuti di utilizzo.
A Cleveland i Boston Celtics mettono fine ad una striscia di cinque sconfitte consecutive superando i padroni di casa dei Cavaliers per 86-83. Grande prova per Ray Allen, autore anche del canestro decisivo a 48.6 secondi dalla fine, autore di 22 punti e di Kevin Garnett con 18. Per Cleveland 24 punti del rookie Kyrie Irving, di cui 19 nel secondo tempo.
A Dallas i New Jersey Nets battono i campioni in carica dei Mavericks per 93-92. Prova monumentale da parte di Brook Lopez. Il centro, alla sua terza partita dopo la frattura del piede destro, mette a segno ben 38 punti fra cui due tiri liberi decisivi a 42 secondi dal termine. I texani hanno avuto il pallone per la vittoria ma Jason Kidd non è riuscito a mandare a segno la tripla decisiva.
Ad Indianapolis i Pacers trovano la quinta vittoria di fila superando per 102-78 i Golden State Warriors. Protagonista della serata Danny Granger con 25 punti, bene anche Tyler Hansbrough con 15. In casa Warriors 14 punti a testa per Monta Ellis e Brandon Rush.
A Detroit i Philadelphia 76ers mettono fine ad una serie di 5 ko consecutivi superando per 97-68 i padroni di casa dei Pistons, ai quali non bastano i 20 punti di Greg Monroe. Per i 76ers bene Thaddeus Young con 20 punti, di cui 12 nel secondo quarto. Da segnalare che il tecnico di Philadelphia, Doug Collins, ha lasciato la panchina fra il terzo ed il quarto periodo ed è rimasto negli spogliatoi a causa di un attacco influenzale.
A Houston i Rockets superano per 88-85 i Raptors, sempre privi di Andrea Bargnani. Protagonisti della gara Kyle Lowry, 26 punti, e Luis Scola, 15 punti e 10 rimbalzi. Buona prova anche per Kevin Martin con 14 sigilli. La guardia però ha sbagliato un libero cruciale a 11.7 secondi dalla fine permettendo ai canadesi di poter tentare il pareggio con una tripla fallita da Linas Kleiza.
A Milwaukee un canestro a 2.2 secondi dal termine di Ersan Ilyasova consente ai Bucks di superare 119-118 i Washington Wizards, al quinto ko di fila. Per i padroni di casa miglior prestazione stagionale per Mike Dunleavy, 28 punti.
A Sacramento i Kings festeggiano la probabile costruzione di una nuova arena che permetterebbe alla franchigia di restare in città per molti anni ancora, la decisione finale verrà presa il 6 marzo, battendo 103-96 gli Utah Jazz. Grande gara di DeMarcus Cousins con 22 punti e 18 rimbalzi. Brilla anche Marcus Thornton, 21 punti e 5 su 6 ai liberi negli ultimi 16 secondi per sigillare la vittoria.
A Los Angeles i Minnesota Timberwolves sorprendono i padroni di casa dei Clippers per 109-97 grazie ad un fantastico quarto periodo chiuso con il parziale di 36-21. Decisivi i 27 punti a testa di Derrick Williams e Michael Beasley. Inutili per i Clippers i 30 punti di Blake Griffin ed i 27 di Chris Paul.
Intanto Dwayne Wade ha detto di aver chiesto scusa diverse volte a Kobe Bryant per avergli involontariamente rotto il naso nel corso dell’All Star Game. Wade ha spiegato che le prime scuse sono arrivate nel corso del match quando si è accorto che il giocatore dei Lakers perdeva sangue e successivamente di avergli mandato un messaggio il giorno successivo.
Wade ha risposto per le rime a chi diceva che il suo colpo al volto di Bryant era dovuto ad un intervento quantomeno inusuale nel corso di un match di esibizione come l’All Star Game: “Non mi interessa come mi dipingono”, ha spiegato. “Ovviamente è stata solo sfortuna. Non ho mai avuto intenzione di fare male a qualcuno nel corso di una partita e specialmente in un match di esibizione – ha aggiunto – mi dispiace ma assolutamente non l’ho fatto apposta”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata