Torino, 1 mag. (LaPresse) – “Se dovessimo vincere, è uno scudetto paragonabile a quello del Verona”. Così in conferenza stampa, alla vigilia della partita con il Lecce, Antonio Conte commenta la volata finale verso la conquista del titolo. Come sempre il tecnico bianconero ostenta grande prudenza. “Le partite precedenti insegnano, abbiamo trovato squadre con grandi motivazioni. Incontriamo un Lecce che come noi ha un obiettivo importante. Noi lottiamo per qualcosa di bello e magico, loro per la salvezza: sarà un confronto tra due squadre con grandissime motivazioni”. A chi gli chiede se tema l’euforia delle celebrazioni, Conte spiega: “Dobbiamo pensare a noi, non abbiamo niente in mano – sottolinea il mister bianconero – a parte il pass per la Champions che per noi è già un obiettivo straordinario. Abbiamo la finale di Coppa Italia e siamo in corsa per coronare un sogno. Domani dobbiamo dare il massimo per cercare di vincere la partita”. Conte evoca poi un paragone con il Verona tricolore nell’85’: “Se dovessimo vincere – dice – sarebbe uno scudetto paragonabile a quello. Non dimentico e non dimentichiamo da dove arriviamo. Pensiamo al presente, concentriamoci per fare qualcosa di straordinario come fu quello scudetto. Anzi, di super straordinario”.

“Non ci siamo messi noi davanti a frenare il Milan, si sono fermati loro”, così Conte replica a chi gli chiede un commento sulle dichiarazioni di Allegri sull’importanza del gol-non gol di Muntari. “Da questa spirale mi tolgo perché rischiamo di entrare nella paranoia e nell’ossessione”, spiega il tecnico bianconero. “Sono problemi suoi, assolutamente. Detto questo, a me hanno insegnato a parlare sempre dopo aver vinto, quindi parlerò a campionato concluso al di là della vittoria o della sconfitta”. Conte evidenzia come è maturato il sorpasso dei bianconeri in classifica: “Una chicca ve la posso anticipare. Si parla tanto del confronto diretto, ma dopo questo noi siamo arrivati a giocare due partite a meno sette del Milan, qualcuno se l’è dimenticato. Non mi sembra – prosegue Conte – che ci siamo messi noi davanti a frenare la corsa del Milan, si sono fermati loro. A fine campionato dirò la mia”. I rossoneri, prosegue, “si sono trovati prima di Fiorentina-Juve e prima di Juve-Inter a +7. Quindi – invita Conte – si facciano delle considerazioni opportune ed obiettive”.

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