Dal nostro inviato a Londra Andrea Capello
Londra (Regno Unito), 27 lug. (LaPresse) – Una giornata dura per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il lutto per la morte improvvisa a 65 anni del suo consigliere giuridico Loris D’Ambrosio lo ha fatto vacillare, ma alla fine il capo dello Stato è salito sull’aereo che attorno alle 18.30 lo ha fatto atterrare all’aeroporto londinese di Stansted. Una decisione, quella di Napolitano presa perché ‘Pacta sunt servanda’. La cena con gli azzurri al villaggio atleti avrebbe dovuto essere la prima tappa del suo viaggio londinese. Alla fine Napolitano ha invece preferito non fermarsi “perché – ha detto – vi metterei un po’ di tristezza addosso e non è giusto che siate tristi in un momento del genere”, lasciando il compito al ministro dello Sport, Piero Gnudi.
L’incontro con un centinaio di atleti, avvenuto presso il cortile della palazzina dove gli azzurri soggiornano con spagnoli, americani e sudafricani, è stato comunque denso di significato. Ad accogliere Napolitano al suo arrivo al villaggio è stato il presidente del Coni, Gianni Petrucci e sue sono state anche le prime parole nell’incontro con gli atleti: “Grazie per la vicinanza e condoglianze. Sappiamo che per lei è un giorno triste, doloroso, e questo accresce la stima ed il sentimento di riconoscenza nei suoi confronti. Apprezziamo questo ennesimo suo gesto verso il mondo dello sport italiano. Lei è il nostro alfiere ideale per come rappresenta i valori incrollabili di questo Paese. Sono emozionato non posso che dirle grazie”.
“So quanto valga per voi e per il Paese questo evento e non potevo mancare”, gli ha fatto eco Napolitano. “Sono stato tentato di non salire sulla scaletta dell’aereo, l’ho fatto per voi – ha aggiunto – mi date motivo di grande serenità. Siamo un Paese che tende ad avere poca autostima siamo poco consapevoli dei nostri valori”. La più alta carica dello Stato ha poi esortato gli atleti ad avere fiducia nei propri mezzi: “Il successo alle Olimpiadi – ha spiegato – può farci sentire un Paese importante come siamo sempre stati, degno di grandi traguardi. Mi piacciono i vostri sorrisi, la palazzina che vi ospita, la vostra maglia e la nostra bandiera. Ho iniziato con la vittoria nel 2006 a Berlino ed oggi sono felice di essere qui con voi. Abbraccio Petrucci ma è come se abbracciassi tutti voi”, ha detto Napolitano rivolgendosi con la voce rotta dalla commozione al Presidente del Coni.
Prima del commiato Napolitano ha ricevuto una torcia olimpica a nome del Coni dalla portabandiera Valentina Vezzali: “Vedo tante donne e questo si inserisce in un contesto di progresso culturale”, ha detto il capo dello Stato prima di fermarsi brevemente con le judoka Quintavalle e Gwend e con il portiere della nazionale di pallanuoto, Stefano Tempesti. “Best Wishes” ha concluso Napolitano in perfetto inglese. Domani mattina il presidente della Repubblica sarà in vista a Casa Italia poi a Buckingham Palace dove, insieme ad altri capi di Stato, sarà ricevuto dalla Regina Elisabetta prima di terminare la giornata con la cerimonia d’apertura dei Giochi.
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