Roma, 2 ago. (LaPresse) – All’ex Ostello della gioventù del Coni ha preso il via il secondo giorno del processo sportivo sul filone di indagini sul calcioscommesse portato avanti dalla procura di Cremona. Il primo giorno è stato archiviato con il mancato accoglimento da parte della Commissione disciplinare della richiesta di patteggiamento formulata dagli avvocati del tecnico della Juventus, Antonio Conte.
La richiesta di 3 mesi di squalifica e 200mila euro di ammenda per Conte, accolta dal procuratore Stefano Palazzi, è stata ritenuta “non congrua” dalla corte presieduta da Sergio Artico, a fronte dei 7 mesi inizialmente richiesti dalla procura federale per l’omessa denuncia della presunta combine di due partite del Siena (con AlbinoLeffe e Novara) nella stagione 2010-2011. La disciplinare ha poi respinto la richiesta di ricusazione del collegio giudicante da parte dei legali del tecnico bianconero, giudicata “inammissibile”. Nella giornata di oggi potrebbe arrivare una nuova riformulazione della richiesta di patteggiamento per Conte: probabilmente 4 mesi e 20 giorni, una richiesta che la disciplinare potrebbe ritenere “congrua”.
“L’ufficio e la Federazione sta cercando di fare tutto il possibile”, ha affermato intanto il procuratore federale, Stefano Palazzi, entrando all’ex ostello della gioventù del Coni per il secondo giorno del processo. A chi gli ha chiesto un commento sull’altissimo numero di tesserati deferiti nell’ambito del processo e su cosa pensi del fenomeno calcio, Palazzi replica: “Avete visto, i processi sono pubblici. Noi non ci facciamo impressionare dal fenomeno. Lavoriamo sulle carte, sono gli atti che per noi parlano e poi saranno i giudici a dire se sbagliamo o se abbiamo ragione”.