Cagliari, 23 set. (LaPresse) – Il prefetto di Cagliari, a conclusione di una lunga riunione notturna ha disposto il rinvio della gara fra Cagliari e Roma in programma oggi allo stadio Is Arenas a porte chiuse. La decisione è arrivata per prevenire problemi di ordine pubblico dopo l’invito formulato nel pomeriggio di ieri dal presidente del club sardo Massimo Cellino che aveva detto ai tifosi di recarsi allo stadio in quanto “La Società Cagliari Calcio e i suoi ingegneri reputano la struttura agibile e sicura”.
“L’annuncio del Cagliari ha modificato l’equilibrio che si era creato con la decisione di giocare a porte chiuse. Il provvedimento è diventato inevitabile”, ha detto ai microfoni di Sky Sport il prefetto di Cagliari. “Le condizioni dello stadio? E’ nuovo e realizzato in poco tempo – ha spiegato – bisogna ancora sistemare alcuni aspetti dal punto di vista realizzativo e documentale”. “Devo manifestare rammarico – ha aggiunto – noi avevamo avuto un atteggiamento collaborativo poi la società ha deciso di emanare questo comunicato. Non ne conosco i motivi ma la valutazione di idoneità non spetta a loro”.
Con una nota pubblicata sul suo sito internet la Roma ha annunciato di di aver predisposto la presentazione di un reclamo presso le autorità sportive competenti in relazione alla decisione di non disputare la gara Cagliari-Roma, assunta dal prefetto di Cagliari, come diretta conseguenza del comunicato del Cagliari Calcio rilasciato nella giornata di ieri.
“La Roma intende tutelare non soltanto, come è ovvio che sia, i propri interessi e quelli dei propri tifosi, ma allo stesso tempo vuole proteggere quello che è un principio sacrosanto, cioè che le competizioni si debbano svolgere nel rispetto di regole che sono oggettive e che in nessun caso possono essere piegate ad esigenze soggettive”, ha detto il direttore generale della società giallorossa, Franco Baldini. In merito a quanto accaduto anche la Figc ha aperto un’inchiesta.