Madrid (Spagna), 2 ott. (LaPresse) – “Odio la mia vita sociale; odio non essere un padre di famiglia normale che va a vedere le partite del figlio e sta lì a guardare con altri 20 padri”. Così Jose Mourinho ai microfoni della Cnn, in un’intervista che verrà trasmessa il 5 ottobre e nella quale il tecnico portoghese parla di sè a 360 gradi. “Sono alla partita della squadra in cui gioca mio figlio e la gente deve venire a fare foto deve venire a chiedere autografi, deve venire ad insultarmi e deve insultare mio figlio che ha 12 anni” è stato lo sfogo dell’allenatore. “La gente pensa di conoscermi – ha aggiunto – ma non è così: la gente conosce l’allenatore, soprattutto durante i novanta minuti e in conferenza stampa dove c’è ancora la partita”.

Mourinho ribadisce di essere comunque differente da come appare in quelle occasioni, affermando che la percezione dovuta a quello che si vede pubblicamente sia sbagliata: “La gente non mi conosce come amico, come uomo di famiglia – ha detto – come un allenatore che gestisce i rapporti nel gruppo, non sa le relazioni che ho con la gente del club. Io non mi lamento per questo. No, queste persone vedono quello che vedono”.

Per quanto riguarda l’ambito professionale invece, Mourinho confida di desiderare il ritorno in Premier League, anche se per il momento è felice di allenare il Real, miglior club del mondo. “Il prossimo passo sarà l’Inghilterra per molte ragioni, ma non so quando sarà – ha sottolineato – In questo momento sono felice di essere l’allenatore del migliore club del mondo”. Quando tornerà nel Regno Unito, Mourinho spera di ritrovare sulla panchina del Manchester sir Alex Ferguson: “Lo chiamo ‘The Boss’ perchè è il boss degli allenatori, spero che quando tornerò in Inghilterra sia ancora il manager dello United”.

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