Cagliari, 3 ott. (LaPresse) – “E’ un sogno nel cassetto che diventa realtà, la gioia più grande che mi potesse capitare. Non avevo mai perso i contatti con la Società rossoblu, sentivo sia il Presidente che Gianfranco Matteoli, perchè per qualche anno ho fatto l’osservatore. Quando il Presidente mi ha chiamato per chiedermi se me la sentivo di tornare, gli ho detto subito di sì senza fargli finire la frase”. Ivo Pulga desiderava tornare al Cagliari sin da quando lasciò la Sardegna, da giocatore, nei primi anni ’90. Tanta attesa è stata finalmente premiata. Il neo tecnico rossoblu è stato presentato oggi ad Assemini. Doverosi i ringraziamenti ai suoi predecessori. “Abbiamo trovato un gruppo coeso e in buone condizioni fisiche. Speriamo di far bene già da domenica”.
Nello staff tecnico è stato inserito un altro ex capitano rossoblu, Diego Lopez. “Ci siamo subito trovati in grande sintonia. Il metodo di lavoro sarà il medesimo di tutti gli altri staff. Conosciamo l’ambiente, sarà un vantaggio, ma alla fine sono i risultati che contano”. Risultati che purtroppo in questo primo scorcio di stagione non sono arrivati. “Bisogna ripartire con fiducia e grandi stimoli. Va fatto un lavoro sia a livello fisico che mentale, con motivazione e sacrificio. Il punto di forza di questa squadra è il gruppo che non deve mai mollare. Il modulo? Il Cagliari ha una propria identità da tanti anni, non sarò io a stravolgerla. Se ci saranno delle novità a Torino? Lo vedrete domenica”.
Per risalire la classifica sarà anche fondamentale il contributo del pubblico. “Speriamo di portare tanti tifosi allo stadio perchè devono costituire il classico 12° giocatore in campo. Il nostro obiettivo rimane di ottenere la salvezza il primo possibile. Personalmente mi auguro di restare qui almeno sei anni, come ho fatto da giocatore”.
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