Milano, 18 nov. (LaPresse) – “Ho già vissuto queste situazioni e dopo tanti anni non vorrei ritrovarmi come allora”, parole del presidente dell’Inter, Massimo Moratti, tramite il twitter della società nerazzurra, a proposito dell’arbitraggio di Giacomelli nel match contro il Cagliari, terminato 2-2. I nerazzurri hanno protestato per un contatto al limite dell’area, nel finale, tra Astori e Ranocchia, a loro parere da rigore. “Possiamo avere commentatori tv che si divertono a fare finta che non sia rigore – ha aggiunto – ma se non è rigore questo…”. “Dicano quello che vogliono, non mi interessa piu`seguirli ne`a me ne`a nessun interista`”, ha proseguito il presidente.

“Sono tre partite di seguito – ha poi proseguito Moratti ai microfoni di Premium Calcio – che ci troviamo di fronte a ingiustizie e atteggiamenti arbitrali che ci impediscono di ottenere dei risultati. Non posso stare zitto e mi dispiace non poterlo fare, perché non voglio ritornare a pensare a situazioni che erano del passato. Oggi c’era un rigore grosso come una casa nei nostri confronti, se poi qualcuno vuole dire che si poteva e non si poteva fischiare non mi interessa”. “Io sono di parte e sono arrabbiato perché siamo stati danneggiati: non vedo nessun disegno arbitrale – ha aggiunto – Vedo solo incapacità, se ci fosse un disegno sarebbe molto peggio”.

In serata la Juventus ha risposto alle allusioni del numero uno nerazzurro con una nota sul suo sito internet dove compare una eloquente scritta “no comment” ed in allegato la relazione del procuratore federale, Stefano Palazzi, datata 1 luglio 2011 dove si parla dei presunti illeciti commessi dall’Inter ma prescritti.

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