Chartres (Francia), 22 nov. (LaPresse) – L’Italia spara subito due doppiette nella prima giornata della 16esima edizione dei campionati Europei di nuoto in vasca corta, in svolgimento a Chartres, in Francia. Lo fa con atleti giovani e di grande futuro: Gabriele Detti e Andrea Mitchell D’Arrigo nei 400 stile libero, coppia da 35 anni, e Stefania Pirozzi e Alessia Polieri nei 200 farfalla, che sommano due anni in più. Nella gara storicamente più vincente del nuoto italiano, quella dominata in passato da campioni come Massimiliano Rosolino ed Emiliano Brembilla, Detti è d’argento in 3’41″66, D’Arrigo di bronzo in 3’42″32. Entrambi con un doppio personale considerati i tempi delle batterie. Lasciato andare verso l’oro il francese Yannick Agnel con il tempo di 3’37″54 – che segue il record del mondo firmato una settimana fa ai campionati nazionali di Angers in 3’32″25 – Detti disputa una gara di passo, mantenendo il secondo posto, D’Arrigo in negative split passando dall’ottavo posto a 100 metri dall’arrivo al terzo e chiudendo alla grande le ultime due vasche. L’Italia così arriva alla 13esima medaglia nella specialità (8 ori – 4 argenti – un bronzo). Per Gabriele Detti, 18enne livornese, è la prima medaglia internazionale. “Questa mattina avevo ottime sensazioni – racconta l’azzurro – Pensavo di aver nuotato al massimo. Nel pomeriggio mi sono reso conto di essere più sciolto forse perché non avevo ulteriori aspettative ed è arrivato il 3’41 dietro al campione olimpico Agnel”. Già quinto negli 800 e sesto nei 400 sl agli europei in vasca lunga di Debrecen, Detti sta confermando la graduale e costante crescita espressa ad inizio stagione. Soddisfatto anche D’Arrigo che è alla prima medaglia internazionale della carriera.
Il 17enne romano di Castel Gandolfo, tesserato per l’Aurelia Unicusano, sta completando gli studi negli Stati Uniti ed è tra i nuovi volti dell’Università della Virginia. “E’ un risultato strepitoso – sottolinea – Grazie alla Federnuoto sono riuscito a coniugare l’esperienza statunitense al progetto Rio 2016. Sono molto contento della medaglia di bronzo e del cammino intrapreso. Mi sto già preparando per il Settecolli perché desidero qualificarmi ai campionati mondiali di Barcellona”. Di doppietta in doppietta si passa ai 200 farfalla, che due anni fa riservarono all’allora 16enne Alessia Polieri la prima medaglia internazionale della carriera avanti alla napoletana Caterina Giacchetti, poi ritiratasi. Adesso le concede il bronzo in 2’06″63, un gradino sotto a un’altra campana, Stefania Pirozzi, argento col primato personale di 2’06″09. Entrambe finiscono dietro all’ungherese Katinka Hosszu, dominatrice della coppa del mondo con 39 successi, che pochi minuti prima aveva vinto i 200 misti. Molto contenta la Pirozzi, beneventana di 19anni il prossimo 16 dicembre. “Non me l’aspettavo – racconta – E’ la prima volta che porto questa gara ad una competizione internazionale. Stamattina ho avvertito subito buone sensazioni. Volevo fortemente un bronzo. Ho visto Alessia partire forte e a un certo punto mi sono chiesta se fosse lei ad andare troppo veloce o io ad andare piano. Però non ho cambiato atteggiamento e alla fine ho sbagliato solo una virata. Ho ottenuto un meraviglioso argento”. Per Alessia Polieri, 18enne bolognese di Castel San Pietro Terme, si tratta di un ritorno sul podio. “Tempo e medaglia sono un importante risultato in relazione ai cambiamenti che ho effettuato nell’ultimo mese e mezzo”, ha dichiarato.
Nelle altre finali Federico Bocchia sbaglia la partenza e non riesce ad abbassare in finale i personali stabiliti nelle batterie e nelle semifinali dei 50 stile libero; chiude la prima finale internazionale della carriera con un buon quinto posto in 21″61. Per salire sul podio serviva scendere sotto i 21″ come dimostra il successo dell’olimpionico Florent Manaudou in 20″70, che precede il russo Vladimir Morozov (20″89) e il compagno della sorella Laure, Frederick Bousquet (20″97). Eliminato in semifinale Luca Dotto, decimo nelle semifinali in 21″69. Quinto anche Fabio Laugeni nei 200 dorso con il primato personale di 1’52″81, a un secondo netto dal bronzo del francese Benjamin Stasiulis; il podio è completato dal polacco Radoslaw Kawecki, autore del primato dei campionati, in 1’48″51, e dall’ungherese Peter Bernek, argento in 1’49″41. Settimo Federico Turrini nei 200 misti in 1’56″71. Molto lontano il podio con il solito ungherese Laszlo Cseh sul gradino più alto in 1’52″74, avanti al francese Jeremy Stravius, primo fino a metà gara e poi secondo a 1″26, e all’israeliano Gal Nevo, 1’55″14. Intanto cresce l’attesa per la finale dei 100 rana in programma venerdì. Partirà col terzo tempo Fabio Scozzoli, autore di 58″07 nella seconda semifinale. Avanti a lui solo l’ucraino Andriy Kovalenko (57″96) e il russo Vyacheslav Sinkevich (58″02).
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