San Juan (Porto Rico), 23 nov. (LaPresse/AP) – Due parenti del pugile portoricano Hector ‘Camacho’ hanno rivelato che la sua famiglia ha deciso di aspettare altri due giorni prima staccare la spina delle macchine che lo tengono artificialmente in vita. Ieri i medici avevano dichiarato la sua morte cerebrale ed oggi il respiratore doveva essere staccato. Una delle zie del combattente, Aida Camacho, ha detto che due sorelle del pugile hanno chiesto di passare ancora due giorni con lui. Gli altri membri della famiglia hanno accettato. Il famoso pugile, oggi 50enne, era stato colpito da un proiettile alla testa mentre si trovava seduto nella sua auto fuori da un locale in compagnia di un amico nelle tasche del quale sono state trovate nove piccole bustine contenenti cocaina.
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