Torino, 23 nov. (LaPresse) – “Quella contro il Chelsea è stata la partita più importante della stagione finora. Sapevamo di non poter sbagliare e abbiamo giocato una grande gara. La cosa brutta è che una vittoria del genere puoi goderla solo per una sera, perché il giorno dopo si deve già pensare alla partita successiva, visto che oltretutto ci aspetta il Milan”, parole di Giorgio Chiellini rilasciate a Juventus Channel. “E’ stata una prova di forza e forse quella di martedì sera è stata la più bella partita dell’era Conte, ma per passare il turno servirà una Juve ancora migliore – ha aggiunto – In Ucraina nessun calcolo, a questi livelli non ce lo si può permettere e poi è giusto puntare al primo posto nel girone che ti può dare qualche vantaggio in più. Era la prima partita di questo livello dopo tanti anni e ci ha dato la consapevolezza di poter far bene. Insieme a quelle con il Real Madrid e lo Zenit di qualche anno fa è una delle migliori partite giocate in Champions”.
Per quanto riguarda la sfida contro i rossoneri il difensore ha assicurato che, salvo problemi dell’ultimo minuto, sarà in campo: “Ho ancora un po’ di fastidio, ma è solo fatica – ha proseguito – Oggi mi allenerò a parte e domani vedremo. Senza rischiare, farò di tutto per esserci”. Immancabile un riferimento al capocannoniere del campionato, Stephan El Shaarawy: “E’ la rivelazione della stagione, ma le sue qualità già si vedevano lo scorso anno – ha argomentato Chiellini – Che però facesse tanti gole e diventasse un leader del Milan, non a parole, ma con i fatti, nessuno se lo poteva aspettare, credo neanche lui. Oltre alle qualità tecniche ha l’atteggiamento giusto, ha voglia di fare e di mettersi in mostra”. Infine una batttuta sulla difesa della Juve, la migliore del campionato: “Tra di noi c’è un bel feeling. Giochiamo insieme da un anno e mezzo e si vede che gli automatismi e le conoscenze sono radicati – ha concluso – Nell’ultimo anno e mezzo ho lavorato molto per migliorare anche in fase di impostazione. Con la difesa a tre, io e Andrea Barzagli possiamo essere più aggressivi, uscire più avanti sull’uomo, con Leonardo che invece funge da libero e ci copre. Quando si attacca, chi non sta partecipando all’azione offensiva deve già pensare a difendere, stare vicino all’uomo e essere pronti ad anticiparlo e a far ripartire subito l’azione”.
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