Torino, 28 nov. (LaPresse) – Dura presa di posizione da parte della FifPro, il sindacato mondiale dei calciatori professionisti, contro il comportamento di alcuni club che metterebbero sotto pressione i loro tesserati mandandoli in trobuna o in panchina per obbligarli a rinnovare i contratti. Per questo motivo la FifPro ha chiesto, in una nota pubblicata sul suo sito internet, l’intervento di Fifa, Uefa e anche della Commissione europea.
In particolare il sindacato giocatori mette in risalto i casi di Wesley Sneijder con l’Inter e Fernando Llorente con l’Athletic Bilbao. “Per queste società – si legge nella nota – il calcio sembra essere diventato piu’ che altro un business. Il gioco viene in secondo piano”. Sneijder ha un contratto con l’Inter che scade a metà del 2015. La ha chiesto al nazionale olandese di prolungarlo fino al 2016, ma ‘spalmando’ l’attuale ingaggio fino alla fine del nuovo contratto. “In altre parole – si legge nella nota della FifPro – lavorare un anno in piu’ senza ricevere alcun compenso”. Sneijder ha rifiutato e l’allenatore Andrea Stramaccioni, d’accordo con il club, non lo ha fatto piu’ giocare.
Llorente ha un contratto fino al giugno 2013 con il Bilbao e l’estate scorsa ha rifiutato di firmare un nuovo contratto. Da allora, l’allenatore Marcelo Bielsa ha messo l’attaccante in panchina, facendo giocare solo raramente un giocatore che solo la scorsa estate era un membro della nazionale spagnola che ha vinto gli Europei di calcio. “Questa pratica dovrebbe essere un’eccezione – ha commentato il segretario generale di FifPro, Theo Van Seggelen, al giornale olandese Volkskrant e a NOS Radio -. Invece vediamo che sempre piu’ club europei utilizzano questo misura. E’ giunto il momento di far suonare un campanello d’allarme”.
“Le società sostengono che i giocatori devono rispettare i contratti. Il principio non dovrebbe essere applicato anche al contrario? Sneijder – sostiene Van Seggelen – non ha puntato una pistola alla testa del Consiglio di amministrazione dell’Inter per costringerlo a firmare il suo contratto. Il club glielo ha offerto in piena consapevolezza”. La Fifpro comprende bene che è un momento di difficoltà economica generale e che i club vogliono ridurre gli stipendi, “ma se si vuole offrire ai giocatori un accordo a condizioni inferiori, andrebbe fatto solo alla scadenza del contratto in corso”.
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