Torino, 30 nov. (LaPresse) – “Se andrei alla Juve? Io posso capire il tifoso, ma è difficile che un tifoso capisca me”. Così Angelo Ogbonna, difensore del Torino di Ventura, in un’intervista a La Stampa. “Nel mondo – continua Ogbonna – il massimo è il Real Madrid: ti dà la gloria, gioca la Champions, ha i giocatori più forti. E’ il massimo. E io – spiega – a quello devo puntare. In Italia adesso la Juve è il top. Attenzione, non significa che io voglia andare alla Juve, ma io non sono un tifoso. Sono un calciatore, un lavoratore. Il presente – spiega – si chiama Torino, e ne sono orgoglioso ma so che a certi livelli qui sarà difficile arrivarci. Il Torino per me è la società che mi ha portato in serie A e alla nazionale. E’ la mia casa. Ho scoperto il derby nei giovanissimi: il primo lo vincemmo noi 1-0. Ma per me, non tifoso, era una partita come le altre. Capivo – aggiunge – dall’eccitazione generale però, che non poteva esserlo. In Primavera, tutti i miei compagni di squadra tifavano Torino, io vivevo quella sfida come un estraneo, un adottato. Oggi capisco – continua – che da parte dei nostri tifosi c’è una gran voglia di derby. Il Toro mette in campo la storia, la Juve la forza del presente. Anche io – conclude – non vedo l’ora di giocarne uno, li ho fatti tutti a livello giovanile ma mi mancano quelli in serie A”.

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