Amsterdam (Olanda), 3 dic. (LaPresse/AP) – Tragedia nel calcio giovanile olandese. Un dirigente del Buitenboys che stava svolgendo il ruolo di segnalinee è morto dopo essere stato picchiato e preso a calci da alcuni ragazzi dell’ Amsterdam Nieuw Sloten. Richard Nieuwenhuizen è crollato ed è stato ricoverato per diverse ore in ospedale ma non ce l’ha fatta a causa delle ferite riportate. La notizia è stata data dallo stesso club per cui lavorava Nieuwenhuizen.

Tre giocatori, di età tra i 15 a 16 anni, sono stati arrestati per il presunto coinvolgimento nel pestaggio. Il ministro dello Sport olandese Edith Schippers ha dichiarato all’ emittente nazionale NOS, prima ancora della notizia della morte di Nieuwenhuizen, che “è assolutamente terribile che qualcosa di simile possa accadere in un campo sportivo olandese”. Il portavoce della polizia Leonie Bosselaar ha intanto dichiarato, poco prima della morte del guardalinee, che i giocatori arrestati sono ancora in custodia cautelare.

L’episodio è avvenuto nella città di Almere. “Non riesco a credere che sia potuto accadere una cosa del genere. Che vieni a vedere dei ragazzini di 15 o 16 giocare a calcio e assistere a qualcosa di simile”, ha dichiarato il presidente del Buitenboys Marcel Oost alla tv nazionale olandese NOS. Anton Binnenmars della Royal Netherlands Football Association ha detto di essere sconvolto da quanto accaduto in questa partita tra ragazzi così giovani, una delle tante che vengono giocate durante i weekend in un paese quasi ossessionato da questo sport. “E’ una cosa da pazzi che una persona che per hobby si impegna nello sport debba rimanere vittima di questo tipo di aggressioni”, ha aggiunto in un comunicato.

Sempre la tv olandese ha riferito inoltre che nel match in cui Nieuwenhuizen stava effettuando il segnalinee giocava anche uno dei figli. “Lo faceva ogni settimana. Si divertiva a farlo. Era un vero uomo di calcio; era sempre qui”, ha dichiarato ancora il presidente Oost. Il Nieuw Sloten intanto ha annunciato sul suo sito web di aver sospeso i giocatori coinvolti e di aver ritirato la squadra dal campionato. Nel comunicato si legge che tali incidenti “non devono avvenire su un campo di calcio”.

Della tragedia di Almere ha parlato anche l’allenatore dell’Ajax nella conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Real Madrid. “Non riesco a credere che sia accaduta una cosa del genere”, ha detto Frank de Boer. “Che ragazzi di 15-16 anni possano avere un momento di follia così. Lo dico da genitore. Qualcosa deve essere fatto, perché non ci sono parole”, ha concluso l’ex nazionale olandese.

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