Roma, 8 feb. (LaPresse) – “Non devo essere io a dirvi che rapporti ho con la famiglia Agnelli, e poi gli Agnelli sono tanti. Chimenti avrebbe l’unica colpa di aver individuato un posto per fare l’Open d’Italia di golf diverso dal circolo di loro proprietà”. Le parole di Giovanni Malagò agitano la conferenza stampa durante la quale ha presentato la sua squadra per la candidatura alla presidenza del Coni. L’argomento in questione è la polemica legata allo spostamento dell’Open d’Italia dal Royal Park I Roveri, di proprietà della famiglia Agnelli, al Circolo Golf Torino. Sulla vicenda è intervenuto dal palco anche Franco Chimenti, presidente della Federgolf e braccio destro del presidente dell’Aniene. A chi gli chiedeva un commento sulle parole di Andrea Agnelli, che aveva parlato di “scarsa trasparenza” nella scelta della Fig di cambiare il luogo del torneo, Chimenti ha risposto: “E’ un’accusa indegna nei miei confronti. La delibera che ha deciso lo spostamento è stata votata all’unanimità. Noi abbiamo optato per il circolo che ci ha fatto un’offerta economicamente più conveniente, poi Agnelli ha dichiarato di essersi dimesso dal consiglio federale in seguito a questa decisione”. La polemica rischia di pesare sul futuro della corsa alla presidenza del Coni, poiché Malagò, da sempre vicino agli Agnelli, si trova ora tra due fuochi e la sua posizione si fa difficile. E d’altra parte lo stesso Agnelli nei giorni scorsi si era schierato con Raffaele Pagnozzi, anche lui in corsa per la presidenza del Coni. “Purtroppo – aveva detto il presidente della Juventus – il cambiamento che non vedo nel mondo del calcio, lo vedo nel Coni con il ticket Pagnozzi-Pancalli. Spero che possa ottenere risultati importanti e confermare quanto già fatto dalla precedente gestione di Gianni Petrucci”.
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