Cagliari, 21 feb. (LaPresse) – “Cari abbonati, siamo ancora qua a chiedervi per l’ennesima volta scusa per una situazione che definire incomprensibile è poco. Il Cagliari ha fatto di tutto per dare uno stadio ai propri tifosi, dopo che il Sant’Elia era stato dichiarato inagibile per due dei quattro settori. I nostri sforzi per fare in fretta e bene, però, non sono stati sufficienti per risolvere il problema dello stadio e per permettere a voi e a tutti gli altri tifosi di assistere alle partite della nostra squadra”. Questo l’incipit di una lettera agli abbonati pubblicata sul sito ufficiale del Cagliari Calcio dopo la decisione di far giocare la gara contro il Torino allo stadio ‘Is Arenas’ a porte chiuse. “Voi abbonati siete i più colpiti da questa situazione che negli ultimi giorni ha assunto aspetti persino drammatici – prosegue il comunicato – Difficile spiegare questo balletto che si è scatenato intorno allo stadio Is Arenas, un giorno agibile e l’altro no, un giorno aperto e l’altro chiuso. Ormai appare evidente a tutti che le responsabilità di tutto questo sono da attribuire ad altri e non al Cagliari Calcio”. La società sarda infine si impegna con due promesse: “lavorare a ritmo serrato per cercare di risolvere la questione Is Arenas in tempo per la prossima partita casalinga con la Sampdoria e trovare il modo per risarcire con gli interessi gli abbonati che hanno avuto il solo torto di amare il Cagliari”.

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