Siena, 8 mag. (LaPresse/Italia Media) – Ancora nessun verdetto ufficiale per quanto riguarda la lotta per non retrocedere, ma Siena e Palermo sono ormai le due maggiori indiziate a una mesta discesa in serie B. Torino e Genoa non si fanno male e vedono la luce, lo stesso vale per la Sampdoria che con il pari contro il Catania è sicura della salvezza.
Il derby toscano è della Fiorentina che soffre ma continua la sua lotta per conquistare il terzo posto ed i preliminari di Champions League. La sconfitta numero 19 del Siena in campionato invece mette i bianconeri di Iachini ad un passo dalla retrocessione in serie B. La formazione viola sblocca il punteggio già nel primo tempo: al 14′ cross teso di Pasqual e tocco vincente col petto di Rodriguez (mentre il Siena invoca un fallo di mano).
La reazione dei padroni di casa è sterile e non produce effetti. Al 36′ sono invece gli uomini di Montella a sfiorare il raddoppio con Pegolo che compie un grande intervento su Borja Valero. Iachini prova a cambiare le sorti dell’incontro nella ripresa mettendo in campo forze fresche. Ed è proprio il neoentrato Rosina a sfiorare il gol colpendo la traversa. La Fiorentina si difende con ordine, lascia pochi spazi al Siena e cerca il colpo del ko che sembra arrivare su una conclusione di Toni che però si stampa sulla traversa. Nei minuti finali i bianconeri di casa si lanciano all’attacco in un disperato tentativo di pareggio che però non arriva.
Il Palermo è a un passo dalla retrocessione in Serie B, mentre l’Udinese con la vittoria del Barbera si piazza da sola al quinto posto in classifica, valevole per la prossima Europa League. I rosanero vengono colpiti già dopo 10′ dal colombiano Muriel, che dribbla Dossena prima di battere Sorrentino con un forte destro. La risposta isolana arriva con Miccoli, che si guadagna e trasforma un calcio di rigore. Nella ripresa, però, ecco di nuovo gli ospiti in vantaggio con Angella che insacca un corner di Di Natale. Il Palermo si getta col cuore oltre l’ostacolo e trova nuovamente il pareggio con l’uruguaiano Hernandez, che un quarto d’ora dopo l’ingresso in campo batte Brkic dalla distanza con un mancino imprendibile. Solo un’illusione, perché Benatia 120 secondi dopo riporta avanti l’Udinese, segnando a porta vuota (assist di Basta) il gol che piazza in piena Europa League friulani, mentre quasi condanna ad un futuro cadetto il Palermo, solitario terzultimo a quattro punti di distanza dal Genoa a due giornate dalla fine.
Tra Torino e Genoa zero gol e molta paura. All’Olimpico le due squadre si accontentano di un punto, prezioso per avvicinare la salvezza per la quale bisognerà ancora faticare. Nessuna delle due squadre osa, per timore di scoprirsi. Provano a fare qualcosa di più i granata, ma in campo non si vedono vere occasioni da gol: l’attenzione sembra tutta per il risultato di Palermo-Udinese. Ne risente ovviamente lo spettacolo, ben lontano da quello che si dovrebbe attendere da un match di Serie A e anche il pubblico sugli spalti, spazientito, non può che sfogarsi fischiando le due compagini. In apertura di ripresa Ventura prova a dare la scossa al Toro inserendo Birsa e Barreto al posto di D’Ambrosio e Cerci, out per un problema muscolare. Fuori anche Bianchi, dentro Meggiorini. Ballardini si affida a Tozser e Floro Flores, richiamando Kucka e Borriello. Ma il gioco non decolla ancora. L’unica emozione, arriva dalla rete del 3-2 dell’Udinese a Palermo.
Il Parma sbanca il Nereo Rocco di Trieste, ancora una volta casa di un Cagliari che cede nel finale ai ducali. Nel primo tempo la partita stenta a decollare ma sono gli ospiti a rendersi pericolosi per primi, con una conclusione di Parolo respinta da Agazzi, con un tiro di Biabiany e ancora con un tiro di Belfodil finito alto. I sardi rispondo con un paio di conclusioni dalla distanza di Nenè, sulle quali Mirante non rischia come invece fa quanto Coda, con un retropassaggio scellerato, per poco non lo beffa. Nella ripresa è il Cagliari ad essere più propositivo nei minuti iniziali, ma è il Parma a sfiorare il gol con Belfodil (Nenè salva sulla linea). La rete della vittoria arriva a dieci minuti dalla fine, con un lestissimo Rosi che ribadisce in rete una corta respinta di Agazzi. Un gol che stende il Cagliari e vale il decimo posto solitario del Parma che firma la seconda vittoria consecutiva dopo un periodo buio.
Alla Sampdoria basta il pareggio per conquistare la salvezza matematica con due giornate d’anticipo in virtù della sconfitta casalinga del Palermo con l’Udinese. Una gara segnata dalla tragedia avvenuta al Porto di Genova e per la quale in molti avevano chiesto alla Lega un rinvio della partita poi non accordato. Un buon punto per il Catania, che conferma anche nelle ultime giornate una stagione da ricordare. Partita dai ritmi lenti nella prima frazione di gioco. I padroni di casa provano a fare la partita ma raramente si rendono pericolosi dalle parti di Frison. Il Catania contiene un paio di azioni personali di Maxi Lopez e prova a ripartire in contropiede. A sbloccare la gara ci pensa De Silvestri che sugli sviluppi di un’azione di calcio d’angolo trova la rete dell’1-0. Nel primo tempo succede poco, nella ripresa sono i siciliani che provano a prendere in mano le redini del match ma faticano a costruire azioni pericolose. Il pareggio degli etnei arriva al 24′ con Spolli che approfitta della distrazione della difesa di casa. La Samp reagisce con il neoentrato Sansone la cui conclusione colpisce il palo. I padroni di casa ci provano fino alla fine ma si scontrano con un Frison in giornata super.
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