Parma, 28 mag. (LaPresse) – “Siamo più tranquilli dell’anno scorso. Abbiamo iniziato un processo da quattro anni che stiamo portando avanti in progresso con continuità. Dopo la retrocessione in B il Parma ha avuto tante difficoltà siamo stati bravi a non farle vedere nella misura in cui veramente erano”. Lo ha detto l’amministratore delegato del Parma, Pietro Leonardi, a margine della conferenza stampa di presentazione delle attività di Parma Football School a livello internazionale. “Sono stati raggiunti risultati dignitosi con grande slancio – ha aggiunto il dirigente crociato – con l’unico momento davvero critico nell’annata della sostituzione di Marino con Colomba. Quest’anno, a differenza dello scorso, non abbiamo comproprietà importanti come era il caso di Giovinco o Borini. A parte Biabiany con la Samp, con cui ci sono davvero buoni rapporti, dobbiamo solo valutare la collocazione ma sono fiducioso possa restare qui. Per il resto tutti o quasi giocatori nostri, siamo coperti nei vari ruoli e reparti”.

“Abbiamo più tempo, non dobbiamo prendere decisioni impellenti entro il 20 giugno. Ci sta anche che rimaniamo come siamo con l’inserimento di qualche giocatore giovane a parametro zero che stiamo trattando. Le nostre logiche sono queste. Ci auguriamo di trovare altri Sansone, altri Borini”, ha detto ancora Leonardi. Il tecnico Donadoni avrebbe chiesto garanzie sulla permanenza di Paletta… – commentano i giornalisti in sala stampa. “Con Donadoni il rapporto e’ in totale sintonia, anche sulle logiche relative ai giocatori – risponde l’ad Leonardi -. Non ci sono frizioni. Vendere Paletta significherebbe indebolirsi notevolmente ecco perchè vedo difficile la sua cessione. Quando se ne è parlato lo scorso mercato poi lui ha rinunciato anche a molti soldi per restare qui. Dovrebbe esserci un’offerta stratosferica, perchè lasciarlo andar via senza qualcosa di veramente grosso potrebbe anche voler dire compromettere la permanenza in categoria…”.

Su Saponara invece qual è la strategia? “L’abbiamo preso quando ancora non se ne faceva il nome e devo dire bravi ai miei collaboratori. Sarebbe importante prenderlo tutto – sorride il direttore – . Ma la sua trattativa non ci indebolisce come invece accadrebbe per Paletta. Quindià. In generale sottolineo che prima di parlare di calciatori in entrata dobbiamo vedere come andrà il mercato in uscita. A chi si aspetta il grande colpo dico solo che il nostro motto è: “Vogliamo trovare tanti Sansone e tanti Belfodil. Su Ishak non abbiamo fretta, ha ancora quattro anni di contratto con noi. Se c’e’ qualche grande club che lo vuole deve sapere che Belfodil è totalmente nostro e non lo svendiamo”.

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