Venezia, 11 giu. (LaPresse) – La nascita di un network delle leghe di seconda divisione. E’ quanto creato nella due giorni di lavori della Epfl, l’associazione che riunisce tutte le leghe di calcio europee, organizzata dalla Lega Serie B a Venezia. Non un punto di arrivo ma un punto di partenza, come sottolineato dal presidente della cadetteria italiana, Andrea Abodi: “Ogni Lega vive i problemi al suo interno con specificità territoriale – ha spiegato – Il senso profondo è quello di consentire alle seconde divisioni europee di viaggiare su un filo conduttore comune in termini di crescita, volontà e miglioramento dei fatturati, non solo economici ma in primis sportivi, con la valorizzazzione di talenti, e sociali come quello di rappresentare il calcio allo stato puro”. “Non siamo una struttura industriale ma artigianato di qualità – ha aggiunto – Abbiamo voglia di crescere e migliorare e grazie alle differenze ci date stimoli. La nostra partita ce la giochiamo sulla qualità e sui progetti.
Anche il presidente della Epfl, Emanuel Macedo de Medeiros ha sottolineato l’importanza capitale dell’incontro parlando di “missione compiuta”. “E’ la prima volta in Europa dove sfide comuni vengono discusse – ha aggiunto – Il calcio non è solo le prime leghe, è giusto parlare di tutto e di tutti dalla cima fino alla fine. In questi due giorni abbiamo affrontato problemi vari e reali. E’ un’esperienza che verrà sicuramente replicata nel futuro”. Nel corso dell’incontro, con interventi da parte di presidenti e direttori generali delle leghe francese, austriaca, spagnola, turca, olandese, portoghese, danese, svizzera, russa oltre che ovviamente italiana con la Lega Serie B e la Lega Pro, si è parlato di strategie, soprattutto relativamente a infrastrutture, gestione dei costi, crescita dei giovani, marketing e format dei campionati. Macedo ha lodato la capacità e la voglia di innovazione messa in mostra dalla Lega Serie B perché: “Siete giovani ma avete grande capacità di reazione. Mi identifico in voi perché anticipate le sfide”.
Fra i vari progetti discussi anche quello della fattibilità di un ‘6 Nazioni’ fra rappresentative di seconda divisione europee: “Si è aperto un tavolo di lavoro in questo senso”, ha detto Macedo. “E’ stato un tema che abbiamo posto in maniera chiara – ha aggiunto Abodi – sarà un progetto sotto l’egida dell’Epfl, nel rispetto e nelle prerogative del calendario Uefa e a servizio delle Federazioni che, come dimostra il nostro caso, ha avuto un beneficio per le Nazionali giovanili”. Tutti d’accordo, le leghe riunite, nel ribadire che il summit è servito, come si auspicava ieri nel saluto introduttivo il presidente dell’Epfl e della Lega francese, Frederic Thiriez, ad avere più strumenti per pianificare le proprie strategie: “Essere un laboratorio di progettualità per una lega di seconda divisione è una necessità – ha concluso l’incontro il direttore generale della Lega Serie B Paolo Bedin – questo non significa che non siamo contenti del nostro format, con play off sempre seguitissimi ed emozionanti, e della nostra politica sui giovani il cui utilizzo è aumentato del 91% nel giro di tre anni e con un’Under 21, ora in semifinale all’Europeo, dove giocano 19 ragazzi che nelle ultime tre stagioni hanno militato in Serie B”.
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