Milano, 23 ago. (LaPresse) – “Sul razzismo credo non sia Balotelli ma una mancanza di cultura che purtroppo in Italia abbiamo ancora, Mario è molto sereno come gli altri. Penseremo solo a giocare. Credo che anche Verona, città di grande cultura, verrà allo stadio per una partita di calcio, per una festa. Le parole di Tosi? Credo che sia meglio se rispondesse un altro sindaco, non io”. Così Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia della gara con l’Hellas Verona è tornato a parlare del tema razzismo, dopo l’affermazione di Tosi che invitava Mario Balotelli a provocare di meno, in seguito alle parole di sfida dell’attaccante rossonero nei confronti del pubblico di Verona, che si è reso talvolta protagonista di cori a sfondo razzista.
“Ci aspetta una gara difficile domani. Toni fa spesso gol, l’Hellas è una squadra che chiude bene gli spazi e concede poco. Avrà grande entusiasmo, si ritrova in serie A dopo diversi anni. Sarà supportata dal pubblico, servirà una partita di buona tecnica e di grande pazienza, sapendo che si potrà vincere anche alla fine”. Massimiliano Allegri analizza le insidie della trasferta di Verona con l’Hellas, gara che aprirà domani la Serie A 2013/14. “Non so se è più forte o meno – ha aggiunto l’allenatore toscano a chi gli chiede se questa squadra sia superiore a quella dell’anno scorso – so che ci conosciamo meglio, lo dimostra anche il precampionato e la gara d’andata del playoff di Champions. Credo che i ragazzi siano anche cresciuti, se crescono i singoli cresce anche il collettivo. Mi spiace solo non avere Pazzini a disposizione, nonostante Petagna mi stia piacendo, ma è un ragazzo del ’95, sono sicuro che se verrà chiamato in causa si farà trovare pronto”.
L’allenatore dei rossoneri ha parlato anche di Stephan El Shaarawy. “Deve continuare a lavorare per migliorare, il calo è stato normale per un ragazzo di 20 anni che si è trovato esposto a livello mediatico dopo un girone d’andata strepitoso – ha evidenziato Allegri – Gli ultimi due mesi dove sicuramente non è stato all’altezza delle sue qualità sono serviti per capire che quello che si fa nel calcio rimane ma si è sempre attesi da riscontri soprattutto in una squadra come il Milan”. In ottica campionato invece, “la Juventus rimane la favorita della Serie A, le altre (Napoli, Lazio, Fiorentina, Udinese, Inter, ndr) sono le squadre con cui dobbiamo lottare per cercare di rimanere nelle prime tre posizioni – ha sottolineato il tecnico del Milan – Servirà molto equilibrio, avere la voglia e la forza di migliorare quanto fatto l’anno scorso, il campionato è lungo non bisogna abbattersi nè esaltarsi, di certo bisognerà partire meglio dell’anno scorso”, ha concluso Allegri.
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