Napoli, 16 ott. (LaPresse) – “Roma-Napoli? Non abbiamo paura di nessuno anche se sappiamo che sarà una partita difficile. Rispetto sì, paura no”. Lo ha detto Rafa Benitez in una lunga intervista al Tg1, a pochi giorni dal big match tra Roma e Napoli. Il tecnico spagnolo parla quindi dei suoi primi mesi di esperienza alla guida del club azzurro: “C’è una società, con un presidente e un direttore sportivo che sanno quello che devono fare. Poi abbiamo una tifoseria fortissima e se siamo tutti insieme possiamo mandare un messaggio importante in Italia e in Europa”.
Quindi il tecnico spagnolo parla del suo rivale di venerdì, Rudi Garcia. “E’ un allenatore molto interrligente, l’ho affrontato quando era al Lille e io allenavo il Liverpool. Ho visto che le sue squadre sono sempre difficili da affrontare”. Sulla gara di venerdì: “La Roma mi pare abbia trovato un equilibrio: ha una buona difesa, giocano bene la palla, hanno qualità in attacco con Totti. Hanno un vantaggio, che hanno una settimana per lavorare con la squadra mentre noi 2-3 giorni perchè giochiamo due gare a settimana”.
Sul come gestire i giovani, Benitez ha detto: “Quando lavori con i giovani devi sempre stargli vicino, ma non c’è tanta differenza con un giovane di 30 anni. L’importante è che ci sia sempre rispetto ed educazione”. Quindi Benitez parla della Napoli che sta conoscendo a poco a poco: “A Napoli tutti parlano di calcio, è una questione sportiva e sociale dimostrare che si può fare le cose bene lo stesso. I napoletnai hanno passione per tutte le cose, come per il calcio”.
Sui cori contro i napoletani negli stadi in giro per l’Italia, il tecnico iberico glissa elegantemente: “Sono da tanti anni nel calcio e ho imparato a non sentire cosa dicono fuori. Per me è importante essere concentrato nel mio lavoro, avere forza e qualità e penso lo stesso per i napoletani. Noi facciamo la nostra strada e non guardiamo gli altri. Il modo per cambiare il calcio, che è lo specchio della società, è di dare l’esempio nel fare il nostro lavoro”. Comunque Napoli “è una bella città, ha tante cose da vedere e ci sono ora sempre molti turisti. Questa città ha tutto per fare le cose per bene e possiamo farlo tutti insieme”. Infine Benitez scherza sul fatto di essere stato subito ribattezzato ‘Don Rafè’: “Se i napoletani preferiscono chiamrarmi Rafè, per me va bene”.
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