Milano, 22 nov. (LaPresse) – “Nella vita ci sono i cicli. Sono da 4 anni qui. Gli allenatori non sono eterni, perchè ci sono molti giovani allenatori che possono allenare le grandi squadre. La vita è ciclica”. Massimiliano Allegri in conferenza stampa ha ricordato come il mestiere di allenatore sia fatto di cicli, soffermandosi poi sulle ‘nuove leve’. “Inzaghi sta facendo bene in Primavera, Seedorf sta giocando ancora e poi ce ne sono tanti altri, che si dovranno misurare con il Milan. Allenare una grande squadra non è semplice – ha sottolineato – Ho 46 anni e inizio ad invecchiare. E’ l’undicesimo anno che alleno. Ce ne sono altri di molto bravi che scalpitano. In Italia ce ne sono molti. Ci vuole fortuna, ma i nostri tecnici sono molto preparati”.
Riguardo il momento della squadra, Allegri ha spiegato che “è un mese fondamentale per la stagione del Milan in campionato e in Europa. Abbiamo due partite per passare il turno e 5 partite per dare una sistemata alla classifica. Di queste sette partite la più importante è quella di domani perché è la più vicina, dobbiamo tornare alla vittoria in casa e in campionato che manca da un po’”, ha sottolineato alla vigilia della sfida con il Genoa. “Bisogna stare attenti a non abbassare il livello di attenzione, abbiamo 13 punti, pochi per li livello di questa rosa – ha ammesso l’allenatore toscano – Ci servono tre punti per andare a Glasgow con il morale un po’ più alto e con maggiore autostima”.
Allegri ha dato poi qualche indicazione sulla formazione che scenderà in campo domani sera. “Ci sarà Balotelli, devo scegliere uno tra Matri e Robinho – ha rivelato – Bonera è a disposizione ma domani giocheranno ancora Mexes e Zapata. Constant può servirmi da mezzala, con Nocerino non ancora pronto ho pochi cambi”. L’allenatore rossonero non si fida del calendario sulla carta facile per il Milan. “In questo momento guardare le altre squadrenon serve assolutamente a niente – ha evidenziato – La realtà dei fatti è che noi abbiamo 13 punti, sono pochi, dovevamo averne di più, quindi abbiamo sbagliato ma abbiamo tempo per rimediare. In Italia le partite sono tutte difficili, non ci sono partite più o meno facili. In questo momento poi per noi tutti gli avversari sono difficili”, ha ammesso. “La sfuriata in allenamento? Io non sono un buono, passo per buono ma sono tutt’altro che buono – ha rivelato – Ce n’era bisogno, l’allenatore c’è anche per queste cose, nel momento in cui vuole qualcosa in più deve stimolare la squadra”.
“Ho messo Kakà davanti alla difesa perché è un giocatore di grandi qualità, può guicare lì ma è stato solo un esperimento. Continuerà a giocare davanti. Se avrà riassorbito la botta subita in allenamento sarà in campo in quella posizione”, ha aggiunto Allegri sull’impiego di Kakà come regista basso davanti alla difesa, esperimento testato in amichevole con lo Young Boys ma che non si ripeterà in campionato con il Genoa. Il tecnico toscano ha poi analizzato lo stato di forma di Mario Balotelli. “Ha fatto due buone partite in nazionale, la seconda è stata molto meglio della prima – ha sottolineato l’ex allenatore del Cagliari – e ha fatto due buoni allenamenti quando è tornato. Abbiamo tutti voglia di fare risultato. La coppia con Matri? Possono giocare insieme, l’uno aiuta l’altro, uno attacca la profondità, l’altro preferisce giocare tra le linee, a prescindere da questo domani bisogna fare una partita con cattiveria calcistica e avere addosso la responsabilità che per noi domani è una partita fondamentale”.
Infine, un pensiero alla Sardegna e al suo popolo dopo l’alluvione che ha colpito l’isola nei giorni scorsi. “Voglio esprimere la mia solidarietà per la Sardegna e la gente sarda. Ho vissuto per 3 anni da giocatore e 2 da allenatore in quella meravigliosa terra che è stata colpita da una tragedia enorme – ha ricordato Allegri – Ci tenevo a fare questa premessa perchè ci tengo molto a questa terra. Sono molto legato a quella gente”.