Washington (Usa), 27 nov. (LaPresse/AP) – Dopo aver firmato il rinnovo del contratto con i Los Angeles Lakers per altri due anni, Kobe Bryant, quarto miglior marcatore nella storia della Nba, non vede l’ora di tornare a giocare. “I Lakers mi hanno prospettato un piano per vincere. Dal mio punto di vista, è stato molto facile accettarlo”, ha detto Bryant da Washington dove era al seguito della squadra. L’asso gialloviola ha poi svelato alcuni particolari del suo nuovo contratto, spiegando che essendo probabilmente l’ultimo della sua carriera di fatto non c’è stata alcuna trattativa. Bryant dovrebbe percepire dal nuovo contratto circa 48,5 milioni di dollari e arrivare così a giocare la sua ventesima stagione con i Lakers. Ancora alle prese con la riabilitazione dall’intervento, potrebbe tornare sul parquet il prossimo 6 Dicembre contro i Sacramento Kings. “Ho bisogno ancora di un po’ di allenamenti per testare le mie condizioni”, ha detto.

Respingendo le critiche di chi pensa che il suo contratto impedirà ai Lakers di ingaggiare una stella più giovane, il pluricampione Nba ha detto che questa squadra con lui è Pau Gasol è ancora in grado di puntare al titolo. “Da quello che ho visto assolutamente. Credo che siamo a posto così”, ha ribadito Bryant. “Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di speciale. I Lakers sono un’organizzazione di primo livello”, ha aggiunto. Il fuoriclasse americano ha poi voluto ringraziare Los Angeles per la vicinanza dimostrata nella lunga fase di recupero dall’intervento chirurgico e ha detto di non aver mai pensato di smettere di giocare. “Mi lancerei contro un muro per loro e vorrei aggiungere maggior carburante al mio motore per dimostrare che in molti si sono sbagliati su di me”, ha detto ancora Bryant. Vista l’età e l’infortunio subito, si teme che la superstar americana non ritrovi più la sua proverbiale esplosività atletica e che quindi potrebbe dover cambiare il suo modo di giocare. “Sono pronto ad adattarmi. Sono pronto a cambiare le cose, a rallentare e cambiare il ritmo. Sono disposto e pronto ad adattarmi ai segnali che darà il mio corpo”, ha spiegato Bryant. Riavvolgendo il nastro della sua straordinaria carriera, lui che è entrato nella Nba nel 1996 a soli 18 anni, Bryant ha concluso: “E’ successo tutto così in fretta”.

Quattro le partite disputate nella notte Nba, non c’erano giocatori italiani impegnati. Ad Atlanta Arron Afflalo segna 26 punti nella vittoria degli Orlando Magic per 109-92 in casa degli Hawks. La franchigia della Florida interrmpe una serie di 17 sconfitte esterne consecutive tra la vecchia e la nuova stagione. Ad Atlanta non bastano i 15 punti a testa di Al Horford e Jeff Teague. A Washington un grande John Wall con 31 punti e 9 assist trascina i Wizards alla vittoria contro i Los Angeles Lakers 116-111. Ottima la partita anche di Nene con 30 punti, carrer high per il brasiliano. Sempre privi di Kobe Bryant, ai Lakers non bastano i 22 punti di Jordan Farmar e i 17 di Pau Gasol. Ottavo ko stagionale per i californiani allenati da Mike D’Antoni.

I Brooklyn Nets tornano alla vittoria dopo cinque sconfitte di fila, espugnando il parquet dei Toronto Raptors 102-100. Andray Blatche con 24 punti e Joe Johnson con 21 guidani i Nets, bene anche i due veterani Paul Pierce con 16 punti e Kevin Garnett con 12. Per la seconda squadra di New York è solo il terzo successo nelle ultime nove partite. Non bastano ai Raptors, quarta forza a Est, i 27 punti di DeMar DeRozan e i 21 di Kyle Lowry. Seconda battuta d’arresto di fila peri canadesi. A New Orleans, infine, Klay Thompson firma il suo carrer high con 22 punti e 8 assist nella vittoria dei Golden State Warriors 102-101 contro i Pelicans. Nonostante la cattiva serata di Stephen Curry (16 punti ma con 13/20 al tiro), i californiani tornano al successo dopo tre sconfitte di fila e si riprendono il sesto posto nella Western Confer

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