Verona, 1 dic. (LaPresse/Italia Media) – In due giornate Eugenio Corini ha raddoppiato i punti del Chievo: dopo il Verona, anche il Livorno si inchina al nuovo corso clivense in una gara dominata, sul piano del gioco e delle occasioni, dai gialloblù. Corini schiera un 4-3-3 con Estigarribia e Lazarevic, l’eroe del derby, molto alti in appoggio a Thereau, unica punta. Il più pericoloso del Chievo, però, è il terzino Dramè, le cui scorribande creano non pochi grattacapi ai difensori amaranto. Sue le conclusioni più pericolose fino al gol di Rigoni, al 36′, che si inserisce in area, riceve da Estigarribia e scarica un destro violento che sorprende sul suo palo Bardi, non impeccabile nell’occasione. Il Livorno, ancorato al suo 3-5-2, reagisce con una percussione di Siligardi e un colpo di testa di Paulinho, ma Puggioni non si fa sorprendere. Nella ripresa Nicola passa al tridente con Emeghara, ma a colpire è ancora in Chievo con Thereau, che avvia e chiude in rete un contropiede con la complicità della difesa amaranto, totalmente statica. Il francese sfiora anche il 3-0, al 22′, dopo una bella combinazione con l’imprendibile Dramè. Per il colpo del k.o. bisogna aspettare l’ingresso in campo di Sardo e Paloschi: il primo rifinisce per il secondo, che insacca dopo un tentativo di autogol di Ceccherini: 3-0 e gara chiusa.
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