Roma, 2 dic. (LaPresse) – “L’Italia ha genialità, a volte è anche criticata ma ha sempre dimostrato che quando c’è da raggiungere certi obiettivi ha senso tattico e giocatori di valore che sanno aggiungere qualcosa in più. Al mondiale ha la possibilità di mirare in alto”. Lo dice Giovanni Trapattoni ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ a riguardo del prossimo mondiale brasiliano e delle possibilità degli Azzurri. Il tecnico parla poi della sua esperienza terminata da commissario tecnico dell’Irlanda: “Ci siamo lasciati amichevolmente – racconta – il bilancio è positivo. Non siamo arrivati ai mondiali del 2010 per il famoso mani di Henry mentre ci siamo qualificati all’Europeo di Polonia-Ucraina dove però abbiamo trovato Italia e Spagna”. “La difficoltà maggiore – dice ancora – è che la metà dei calciatori militavano in Serie B ed a volte neanche titolari quindi succedeva che la squadra non avesse ritmo, specie in due incontri ravvicinati”. Infine una battuta sul futuro: “Ho avuto richieste da America e Giapppone – confessa – ma non devo sbagliare la scelta. Avrò a breve degli incontri e vedrò se andare verso Est o verso Ovest. Allenare in Italia? Un presidente mi ha offerto il ruolo di responsabile tecnico, gli ho risposto che sono ancora da panchina non da scrivania”.
Una battuta sulla Juventus e sul campionato italiano. “Conte da buon mediano è una persona che ha grande attenzione sia al gioco difensivo che a quello offensivo. Sa quello che vuole ed ha programma precisi”, ha ammesso. “Torino – aggiunge – è un angolo a sé stante dove si riesce più facilmente a fare muro nei confronti dell’esterno rispetto a Roma e Milano. La Juve ha le carte in regola per imporsi ancora nonostante la Roma sia straordinaria ed altre squadre come l’Inter possono comunque insidiarla”. Infine una battuta sulla coppia Tevez-Llorente, anche in chiave Champions: “In Europa hanno sempre giocato quindi non ho dubbi che possano essere due calciatori importanti anche in Champions – conclude – Tevez è un grande giocatore, Llorente un attaccante tignoso che cerca sempre il gol”. Il ‘Trap’ ha anche parlato del momento che sta attraversando il Milan, dentro e fuori dal campo. “I giovani che subentrano sono vulcani in eruzione e carichi di energia. Il ricambio generazionale è giusto ma anche saggezza ed esperienza hanno il loro valore e Galliani è un grande dirigente”, ha spiegato a proposito delle vicende societarie. L’allenatore parla anche di Mario Balotelli: “Io ne ho confessati di ragazzi – racconta – mi viene in mente Edmundo, passavo le notti in camera sua a catechizzarlo. Mi diceva di sì poi andava in campo e bisticciava”. Secondo Trapattoni questo tipo di calciatori: “Sono soggetti che non hanno freni inibitori, in campo fanno la differenza ma se il gruppo non è equilibrato c’è anche il rischio che facciano fare corto circuito alla squadra”, ha ammesso.
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