Torino, 14 dic. (LaPresse) – “In due anni e mezzo abbiamo abituato bene a cadere poche volte, quindi dovremmo essere bravi a rialzarci anche questa volta”. Così Antonio Conte, allenatore della Juventus, alla vigilia della partita contro il Sassuolo, che arriva dopo la delusione in Champions contro il Galatasaray. “Non è la prima volta che siamo caduti sul campo. Anzi, quest’anno siamo caduti pure due volte consecutivamente, contro Fiorentina e Real, ed è stata la prima volta nella mia gestione”, sottolinea il tecnico bianconero in conferenza stampa. “Non penso che ci siano ricette particolari. Chi fa il nostro sport – aggiunge Conte – sa che si può vincere e si può perdere, dobbiamo essere preparati in entrambi i casi”.

“Avevo parlato di Triplete, effettivamente”. E’ la risposta ironica di Antonio Conte, allenatore della Juventus, a chi gli chiede se si possa parlare di fallimento bianconero dopo la mancata qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. “Fallimento? Di cosa? Perché non abbiamo vinto la Champions? No. Se come obiettivo stagionale – spiega il tecnico – avevamo quello di vincere la Champions, è un fallimento. Si poteva fare un percorso più lungo, quello sicuramente. Effettivamente, l’avevo indicata come il nostro obiettivo principale, se ben ricordo. Dovevamo vincere Champions, poi – aggiunge Conte – in ordine scudetto e Coppa Italia”.

“Chi pensa che le vittorie nascano dall’oggi al domani non ha mai vinto in vita sua. Chi ha vinto, sa che c’è un percorso da seguire, fatto di lavoro, fatica, cadute”. “Cosa fare per rendere competitiva la squadra anche in Europa? Manca il tempo. Si vuole tutto e subito, si pensa che da oggi al domani si possano fare corazzate vincenti e fare la guerra contro squadre che oggi sono più strutturate sotto tutti i punti di vista”, spiega il tecnico. “Noi – prosegue – abbiamo fatto un miracolo a tornare protagonisti in Italia, dopo due settimi posti. Siamo arrivati l’anno scorso ai quarti di Champions, eliminati dal Bayern. Quest’anno all’inizio non un buon cammino, per questo ha pregiudicato il percorso. Ma ci vuole tempo”.

“Questa Champions non è più quella di quando giocavo io – continua Conte – oggi ti scontri contro squadre attestate a livello europeo e mondiale, economicamente è dura raggiungere quei livelli. Per me vedere una squadra italiana in finale di Champions nei prossimi anni sarà dura. C’è da lavorare tanto, da costruire tanto. Ed è molto difficile”. “Ho già spiegato il perché di mancata qualificazione”, chiarisce il tecnico bianconero. “Di base siamo usciti senza giocare una partita, l’ultima, di secondo non dovevamo ridurci a giocarci la qualificazione all’ultima gara. Ci assumiamo le nostre colpe. Io sono fatalista, il destino ci ha riservato questo per mandarci dei messaggi. Ai ragazzi ho detto di essere bravi e capire, di essere costruttivi, dalle cadute bisogna capire dove, come e quanto si può migliorare”. “Vincere la Champions è ambizione mia, del club e dei giocatori. Uno deve sempre porsi degli obiettivi”, aggiunge l’allenatore della Juventus. “Non ci dobbiamo accontentare, dobbiamo continuare a vincere, possibilmente cercando di alzare l’asticella. Ci vorrà tempo, passione, entusiasmo e pazienza”.

“Conta il presente, che si chiama Sassuolo. Ha bloccato in casa le due più vicine concorrenti in classifica, come Roma e Napoli. Occhio, si dice che non c’è due senza tre. Dovremo essere molto bravi a pensare subito al presente, dimenticando il passato, senza pensare al futuro”. Conte chiede alla squadra di archiviare in fretta il ko contro il Galatasaray e si proietta all’impegno di domani contro i neroverdi. “E’ una fase delicata del campionato”, prosegue il tecnico. “Scenderà in campo la squadra migliore in assoluto, ci concentriamo sapendo che mercoledì ci sarà altro impegno in Coppa Italia e poi domenica contro l’Atalanta”. Da Conte parole di elogio per Tevez, nonostante l’argentino sia rimasto a secco in Champions League. “Che Carlos non abbia segnato è relativo, la prestazione non dipende da gol che fa l’attaccante”, chiarisce l’allenatore bianconero. “Sono molto contento della sua prestazione. In Turchia ha disputato una partita da leone, è stato leader in campo – prosegue – si è calato nella giusta mentalità nonostante condizioni difficili. Abbiamo fatto un grandissimo acquisto, sono molto contento”

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