Milano, 23 dic. (LaPresse) – “E’ un campionato avvincente che arriverò fino alla fine per emettere verdetti decisivi. E’ un torneo in cui ci sono sorprese come sempre, con squadre che ti aspetti al vertice che ci arrivano ma non subito. Ci sono giovani che continuano ad emergere e conquistare le nazionali a partire dall’Under 21, fino all’Under 20 e 19”. Questo il bilancio del presidente della Lega Serie B Andrea Abodi ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio 1 Rai nel commentare questa prima parte di stagione di Serie B, campionato che non si fermerà nelle festività natalizie. “Il lavoro della Lega è espressione di 22 volontà, c’è corrispondenza di interessi tra tutti gli addetti ai lavori in campo – ha sottolineato – Dai giocatori fino ai tifosi, noi giochiamo per loro, anche in questi giorni, come nel 26 e 29 dicembre. Mentre tutti fanno festa noi lavoriamo per loro”.

Il numero 1 della Lega Serie B ha parlato anche della norma sulla discriminazione territoriale che tanto sta facendo discutere. “Siamo di fronte a un razzismo che non c’é, i cori vanno ricollegati alla maleducazione. Dobbiamo ripensare a questa norma – auspica Abodi – “Possiamo trovare quelle decine, centinaia di persone autori dei disordini. Non vedo perché si debbano penalizzare le persone per bene. Bisogna mettersi d’accordo sulle interpretazioni, non si può risolvere banalmente questo problema”. Quanto all’assenza di coreografie nel derby, Abodi ha spiegato che “anche queste cose non aiutano, nei derby la coreografia contribuisce allo spettacolo. Se l’obiettivo è riempire gli stadi in modo sicuro – ha concluso il numero uno della Lega Serie B – bisogna anche adattare gli strumenti all’obiettivo”.

Il presidente della Lega Serie B ha espresso il suo pensiero anche dopo i recenti sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse. “Finché qualcosa non è stato chiarito è bene che emerga, abbiamo bisogno di sapere ma ancor più di una magistratura che riesca a fare un’opera più silenziosa e operosa che di spettacolarizzazione. Qui spesso siamo all’opposto – ha sottolineato Abodi – Il nostro mondo è sotto attacco, questo è evidente. Bisogna trovare soluzioni assieme, non per compartimenti stagni. A volte bisogna essere silenziosi, non abbiamo bisogno di sbattere il mostro in prima pagina, serve un colpevole quando c’é. Abbiamo bisogno di soluzioni, non di dichiarazioni a effetto”, ha concluso.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,