Cagliari, 12 gen. (LaPresse) – “E’ un traguardo che sicuramente ci fa piacere e ci rende onore, per quello che stiamo facendo. È un traguardo al quale teniamo sicuramente molto di più rispetto a quelli personali, visto che fino a due o tre domeniche fa c’era in ballo anche un mio possibile record”. Così il portiere della Juventus Gigi Buffon ai microfoni di Sky Sport ha commentato le 11 vittorie consecutive ottenute dalla squadra di Conte, un record per la storia bianconera. “Questo sicuramente vale molto di più perché è un record di squadra – ha proseguito l’estremo difensore – è un qualcosa che magari negli anni durerà, secondo me”. Il capitano della Juventus ha già fissato anche il prossimo obiettivo. “Cercare di vincere lo scudetto, il terzo di fila, visto che mi sembra siano passati quasi 80 anni dall’ultima volta che è accaduto alla Juventus – ha ricordasto – Come sappiamo tutti, riuscire ad avere l’opportunità, la fortuna, la bravura, di scrivere delle pagine importanti per una società come la Juventus, credo sia già un orgoglio”.

A chi gli fa presente che in questo periodo ha ripreso padronanza dell’area di rigore, Buffon risponde che “sì, perché diciamo che sono anche messo in condizione di poterlo fare nel miglior modo possibile – ha sottolineato – Poi, anche perché il mio più grande critico, mio padre, spesso e volentieri mi dice: ‘mamma mia, non esci più, una volta uscivi sempre, ora quando ti vedo mi fai pena’, allora per dargli coraggio, ho ricominciato a rimpossessarmi dell’area di rigore”. Il portiere della Nazionale ha poi descritto l’intervento che ha salvato il risultato sull’1-1. “La differenza oggi è in questo episodio, ma come dico sempre, ci vuole anche quel briciolo di fortuna – ha esordito Buffon – Mi sono fatto guidare un po’ dall’istinto, penso di essere stato bravo a scegliere subito, ad aver preso in considerazione la scelta di coprire la porta e riprendere posizione. Quello, secondo me, mi ha permesso di parare il tiro. In quei casi lì, l’importante credo sia non avere esitazioni sul cosa fare, ecco, vedere partire il tiro e fare la scelta immediatamente”.

In merito al gioco della Juve, secondo alcuni addetti ai lavori da rivedere in Europa, Buffon afferma che “ha ragione chi vince, come sempre. Probabilmente noi siamo bravi perché in Italia sappiamo affrontare nella maniera migliore, anche tatticamente, tutti gli avversari e i risultati lo confermano – ha sottolineato l’estremo difensore dei campioni d’Italia – Magari in Europa ci vuole qualcosa di diverso e alternativo, ma penso che abbiamo un allenatore talmente preparato che saprà già porre i rimedi per il prossimo anno”. Proprio da Conte precedentemente era arrivato un attestato di stima con l’affermazione ‘Pirlo e Buffon me li tengo stretti’. “Significa che probabilmente, al di là delle ragioni anagrafiche, ci sono delle ragioni tecnico tattiche e sportive che fanno sì che magari, nonostante non siamo più dei giovincelli, in campo godiamo ancora di ottima salute – ha concluso Buffon – Questa è la cosa più importante che fa bene a noi stessi e fa bene anche alla squadra e alle squadre nelle quali giochiamo, tra le quali la Nazionale”.

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