Torino, 14 gen. (LaPresse) – “Abbiamo l’Europa League e la finale è a Torino. Arrivarci sarebbe un piccolo sogno, da inseguire lavorando giorno dopo giorno. Mi auguro che questa esperienza possa servirci per proseguire un percorso di crescita e acquisire maggior consapevolezza anche a livello internazionale E poi ci sono il campionato e la Coppa Italia. Sono tutti obiettivi alla nostra portata, ma dobbiamo continuare sulla nostra strada”. Così Giorgio Chiellini, al J-Museum in occasione nel suo ingresso nel ‘Club dei 300’, la hall of fame bianconera, ha tracciato gli obiettivi stagionali della Juventus. A livello personale, il difensore della Nazionale, che ha raggiunto e superato con il Cagliari le 300 presenze in bianconero, ha ammesso che “chiudere la carriera con questa maglia sarebbe un bel traguardo – ha evidenziato – Qui sono arrivato giovanissimo, sono diventato uomo e ormai la Juve per me è una famiglia”.
E’ stato il presidente del museo Paolo Garimberti a ricevere la maglia numero 3 che entrerà nel ‘Club dei 300′, di cui fanno parte solo 38 giocatori della storia della Juventus. “Entro ufficialmente nella storia della Juventus e sapere che la mia maglia e il mio nome saranno per sempre accanto a quelli di tanti campioni è per me un onore e mi riempie di orgoglio”, ha dichiarato l’ex difensore del Livorno, che ha toccato quota 300 il 5 gennaio con la Roma. “E’ un traguardo che mi ripaga di tutto quello che ho dato a questa squadra. Otto anni e mezzo fa non avrei mai pensato di raggiungere una cifra simile – ha rivelato – Questo però dev’essere un punto di partenza per altri obiettivi personali e di squadra. Uno l’abbiamo raggiunto l’altro ieri a Cagliari e mi auguro che presto riusciremo a scrivere altre pagine importanti di questa società”. Chiellini poi non ha dubbi sulla gara più emozionante da quando indossa la casacca bianconera. “La vittoria contro il Cagliari a Trieste che ci diede il 30° scudetto. Quando arrivai alla Juve vinsi subito, senza rendermi conto di quanta fatica c’è dietro ai risultati – ha sottolineato – Poi, con tutto quello che è accaduto negli anni successivi e le difficoltà incontrate, ho capito quanto sia difficile raggiungere il successo. Quel campionato, vinto da imbattuti mi ha regalato emozioni fortissime”, ha sottolineato.
Non esiste invece una partita da cancellare. “Non me ne viene in mente una. Piuttosto direi la seconda stagione del settimo posto. La prima poteva anche capitare, ma due di fila no. – ha evidenziato il centrale della Juventus – Ho sofferto tanto e si vedeva anche in campo, perché non riuscivo a rendere”. Con Conte però le cose sono cambiate, anche se la fame di vittorie è sempre la stessa. “Voglio vincere con i miei compagni e alzare altri trofei. Come dicevo per farcela si fatica, ma il sapore della vittoria è bellissimo – ha concluso Chievllini – La prima parte della stagione è molto positiva anche se c’è il rammarico dell’uscita dalla Champions”.
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