Milano, 27 gen. (LaPresse) – “Sanno tutti che la Juve è casa mia e a casa si sta bene, si è coccolati e si cerca di dare il massimo”. Antonio Conte promette fedeltà alla Juventus. Premiato come miglior tecnico della scorsa stagione al ‘Gran Galà del Calcio’ dell’Aic, ha analizzato il trionfale cammino della sua squadra nelle ultime stagioni. “Sono numeri impressionanti ma il merito e il ringraziamento va ai miei calciatori che ho avuto il piacere e la fortuna di allenare in questi tre anni. Grandissimi uomini”, ha spiegato Conte. “Se mi aspettavo questi successi? Parlando con il presidente, i programmi erano più a lunga scadenza e invece siamo riusciti subito a vincere al primo anno, ripetendoci al secondo. Ora ci stiamo provando nel terzo. È difficile, abbiamo voglia e determinazione e vogliamo continuare stupire”. Anche l’Europa resta nel mirino: “C’è un progetto importante, basato soprattutto nel tempo”, ha chiarito Conte. “Bisogna avere pazienza, si sta costruendo bene non solo in Italia ma anche all’estero. È un momento particolare per l’Italia dal punto di vista economico e dobbiamo scontrarci con squadre che stanno meglio di noi”. “La Roma? Sta facendo bene, cose importanti. Noi abbiamo fatto cose straordinarie, per questo – ha proseguito il tecnico bianconero – siamo avanti sei punti, dobbiamo continuare così sapendo che dietro ci sono due squadre molto forti”.
AGNELLI – “C’è differenza tra l’essere consapevoli dei vari step da fare, ma Antonio era consapevole che alla Juve vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta”. Così Andrea Agnelli, presidente della Juventus, rievocando gli arbori della trionfale gestione in panchina di Conte. “I cambiamenti sono stati tanti, sapevamo che l’obiettivo per la Juve è uno, vincere, e quello deve essere il verbo da declinare continuamente”, ha spiegato nel corso del gala, nel quale ha ricevuto il premio come miglior squadra della passata stagione assegnato alla Juventus. “Per questo diciamo che l’appuntamento con la storia son tre scudetti consecutivi che mancano da 80 anni”. “Lo Juventus Stadium non deve rimanere un gioiello isolato”, ha poi sottolineato Agnelli. “Il mio l’auspicio è che tutte le squadre della massima divisione, ma anche della Serie B, abbiano stadi al livello di quello che il calcio italiano vuole essere per tornare ad essere al top in Europa”. Agnelli ha poi chiarito sulle frizioni avute tra Juventus e Inter negli ultimi giorni per il mancato scambio Vucinic-Guarin: “Thohir? Non l’ho sentito, ma il mio telefono è sempre aperto. Se chiama, io rispondo a tutte le ore”. In quanto ai rapporti tra Juve e Figc, il numero uno dei bianconeri ha garantito che “sono trasparenti e volti di tanto in tanto ad una critica costruttiva com’è giusto che sia nel rispetto dei ruoli. La Figc – ha proseguito – coltiva i suoi interessi, le squadre ne hanno degli altri, l’importante è che ci sia il dialogo in maniera costruttiva”.
VIDAL – “Se rimango a Torino? Si. Sicuro”. Arturo Vidal rassicura i tifosi della Juventus in merito alla sua permanenza in bianconero. Il cileno è stato premiato come miglior centrocampista laterale. “Sono contento, ho fatto 10 gol importanti per la squadra, ringrazio i miei compagni, mi hanno aiutato tanto”, ha spiegato. “Quanto conta la grinta? Tanto. Se ci sentiamo favoriti per lo scudetto? No”.
MAROTTA – “Stiamo dominando ma è una metafora del Giro d’Italia. Oggi siamo primi ma bisogna arrivare al traguardo in maglia rosa”. Così l’amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta tracciando un bilancio della prima parte della stagione. “Ci sono tante tappe e tanti punti a disposizione e dobbiamo arrivare lì al punto giusto”, ha commentato il dirigente bianconero intervenendo al ‘Gran Galà dell’Aic’. Marotta torna a parlare degli screzi con l’Inter seguiti al mancato scambio Vucinic-Guarin. “Non c’è stato nessun incontro oggi. Ormai è una pagina chiusa, l’abbiamo letta e commentata”.
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