Equitazione, morto a 90 anni Piero D’Inzeo: con Raimondo formò la celebre coppia dei ‘fratelli invincibili’

Roma, 13 feb. (LaPresse) – Insieme hanno formato la coppia dei ‘fratelli invincibili’ dell’equitazione italiana. Oggi, all’età di 90 anni, a quasi tre mesi di distanza dalla scomparsa di Raimondo, se ne va anche Piero d’Inzeo, il fratello maggiore, ufficiale dell’arma di cavalleria capace di vincere sei medaglie ai Giochi Olimpici in otto partecipazioni. Su tutte, brilla l’argento ottenuto alle Olimpiadi di Roma nel Gran Premio di salto ostacoli, dietro proprio al fratello Raimondo. I due si completavano a vicenda: al temperamento irruente ed aggressivo di Raimondo, Piero contrapponeva maggiore tecnica e maggior calcolo. Con sette titoli al Concorso ippico internazionale ‘Piazza di Siena’ è il cavaliere più vincente di sempre in questa manifestazione.

Nato a Roma il 4 marzo 1923, la prima partecipazione ai Giochi si registra nel 1948, a Londra, quando si ritira dalla gara individuale. Sesto a Helsinki, deve aspettare Melbourne per poter festeggiare la prima medaglia, di bronzo, seguita in quella stessa edizione dall’argento a squadre. Agli Europei di Aquisgrana raccoglie il secondo posto, fa meglio l’anno dopo a Parigi laureandosi campione continentale. Dopo le due medaglie alle Olimpiadi di Roma, ottiene un bronzo a squadre ai Giochi Olimpici di Tokyo. Nel frattempo raccoglie un bronzo e un argento negli Europei di Londra e Aquisgrana. Non va a medaglia a Città del Messico nel 1968, ma nel 1972 – a quasi 50 anni – vince un altro bronzo alle Olimpiadi di Monaco. Chiude la sua carriera agonistica nel 1976, ottenendo un 25° posto a Montreal nella gara individuale e un nono posto in quella a squadra. La camera ardente al Salone d’Onore del Coni verrà allestita sabato 15 febbraio dalle ore 10.30 alle 18.30 e domenica 16 febbraio dalle ore 10.30 alle 14.00. I funerali invece si svolgeranno a Roma lunedì 17 febbraio alle ore 11.00 presso l’Ippodromo Militare in Via Tor di Quinto n. 118.