Sochi (Russia), 15 feb. (LaPresse) – L’austriaca Anna Fenniger ha vinto il Supergigante femminile dei Giochi Olimpici di Sochi con il crono di 1’25″52. Per la sciatrice di Salisburgo, classe 1989, si tratta della prima medaglia olimpica in carriera. Alle sue spalle la tedesca Maria Hoefl Riesch (+0,55) ed un’altra austriaca, Nicole Hosp (+0.66). Quarta la svizzera Lara Gut (+0.73). Giornata da dimenticare per le azzurre. Daniela Merighetti, quarta in discesa libera, è uscita di gara così come Francesca Marsaglia. Al momento decimo posto per Nadia Fanchini (+1.68) ed undicesimo per Verena Stuffer (+2.00).
“Non riesco a descrivere le mie emozioni. Sono sbalordita”. Lo dice Anna Fenninger dopo la vittoria nel Supergigante femminile dei Giochi Olimpici di Sochi. “E’ una pista difficile e devo ringraziare il tracciatore perché è anche molto tattica – aggiunge l’austriaca – non mi sentivo come se stessi spingendo al massimo mentre scendevo. Pensavo di essere andata molto bene in alto, non altrettanto nella parte centrale e benino in quella finale”. Alla gioia della Fenninger fa eco la delusione di Daniela Merighetti, uscita nel corso della gara. “E’ un pecorso difficile dove è duro restare in pista – racconta – sono delusa perché ai Giochi quello che conta è finire nei primi tre posti ed io me ne vado con un quarto ed un’uscita”, aggiunge pensando alla ‘medaglia di legno’ ottenuta nella discesa libera.
“Non riesco a trovare la scintilla che mi permetta di fare un buon risultato e non essendo libera di testa rifletto sui miei sci questa incertezza – le fa eco Nadia Fanchini – Mi dispiace perché siamo ad un’Olimpiade e bisogna giocare al meglio tutte le proprie carte, ma mi sento bloccata”. “Un vero peccato perché è solo colpa mia – è infine il commento di Verena Stuffer – Mi sentivo bene e ci sono, ma ho commesso subito un errore nella parte alta che mi ha fatto perdere sei decimi, poi ho fatto altri sbagli ed ho compromesso il risultato”.
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