Milano, 18 feb. (LaPresse) – “Sono contento di giocare. Quando l’anno scorso ero in tribuna soffrivo, ora speriamo di poter dare una mano”. Sono le parole di Mario Balotelli, attaccante del Milan, alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid in programma domani sera a San Siro. “Io voglio mostrare quello che voglio fare in tutte le partite, aiutando il gruppo a vincere”, prosegue in conferenza stampa il giocatore. “In gare importanti come quella di domani c’è un’atmosfera diversa ma da una partita all’altra non cambia, devi sempre fare lo stesso”.

“Non ho mai segnato nella fase a gironi – analizza Balotelli – perché non ho giocato tanto. Contro le spagnole non ho mai fatto gol. In Nazionale contro la Spagna è dura, non l’ho mai battuta. Magari si può cominciare a farlo con una squadra spagnola”. “Pazzini? Quando giochiamo insieme, o io o lui segniamo. E’ statistica”, evidenzia. “Se domani vedremo il miglior Milan? Io non faccio promesse prima di giocare”, prosegue l’attaccante che poi analizza il rapporto con Seedorf: “E’ come fosse ancora un calciatore, un compagno di squadra anche se non ci ho mai giocato insieme. Ti dà la libertà di esprime opinioni, le cose vengono più facili. Se hai un dubbio o un problema puoi parlarne tranquillamente. E’ come un fratellone”.

“Io sono un bravo calciatore, titolare del Milan. Campione o non campione non è domanda interessante. Io devo aiutare la squadra. I risultati personali arrivano grazie alla squadra”. Così Balotelli risponde a chi gli chiede se si senta un campione. Il giocatore ha ammette di essere “molto critico con me stesso. Infatti quando i giornali mi criticano, mi dà fastidio perché ci ho già pensato io”.

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