Milano, 18 feb. (LaPresse) – “Hanno perso due volte con il Real, ma è una squadra molto organizzata, sanno bene che cosa vogliono, è due anni che sono a questi livelli quindi abbiamo grandissimo rispetto”. Così Clarence Seedorf, allenatore del Milan, presenta la sfida di Champions League di domani sera contro l’Atletico Madrid. “Abbiamo sempre tenuto conto di questa gara – spiega in conferenza stampa l’olandese – ricordando che la Champions del 2007 è stata un grande esempio, dove la squadra non era nelle migliori condizioni e in Coppa tirava fuori qualcosa di speciale”. “E poi – aggiunge Seedorf – la Champions è un’opportunità di crescere come gruppo, per fare un passo in avanti, per capire quanto la squadra è unita contro una grande avversaria”.

“Noi – garantisce – cercheremo di passare il turno, con le nostre forze, con entusiasmo, sapendo che di fronte abbiamo una squadra molto più avanti in tutto. Abbiamo fiducia ma sappiamo che sarà dura perché dovremo fare una grande, grande gara”. “Il valore aggiunto è lo spirito della squadra, l’unione”, prosegue in conferenza stampa l’olandese. “Abbiamo tutti attraversato un momento difficile, lo siamo ancora attraversando ma queste sono partite dove possiamo approfittare dell’entusiasmo per rendere ancora tutto più bello e unito. La mia esperienza – continua Seedorf – può servire ad aiutare la squadra ma saranno loro a darmi le risposte che sono per affrontare al meglio l’Atletico”. In quanto alle condizioni di Kakà, il tecnico rossonero chiarisce che il brasiliano “non è al meglio. Speriamo che possa recuperare, ma ho in mente anche altre soluzioni”.

“Berlusconi ci dà supporto, non impone, discute e ascolta”. Seedorf, chiarisce così con chi gli risponde se si sia confrontato con il presidente alla vigilia dell’incontro di Champions League contro l’Atletico Madrid. “E’ un uomo intelligente, innovatore, sa che il calcio è in evoluzione”, spiega l’olandese. “Nessuna squadra in Europa gioca con due punte. Averle non significa giocare in maniera più offensiva. E’ la filosofia che conta, non il sistema”. “A lui piacciono due punte, io ne porterò 4-5”, prosegue Seedorf. “Oggi abbiamo due punte centrali e Petagna. Di conseguenza ad oggi abbiamo deciso una certa strada”

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