Parma, 23 mar. (LaPresse) – Diciassettesimo risultato utile consecutivo per il Parma che alimenta il proprio sogno europeo pareggiando 1-1 al ‘Tardini’ con il Genoa, in un incontro giocato su buoni ritmi da entrambe le squadre, che hanno confermato gli ottimi segnali mostrati nelle ultime uscite. Sotto gli occhi del ct Cesare Prandelli, presente per valutare una possibile convocazione di Gilardino e Cassano, a fare bella figura è ancora una volta è il centrale Gabriel Paletta, autore dell’ennesima prestazione solida. Cassano invece si illumina solo a sprazzi, mentre Gilardino parte addirittura dalla panchina e fa il suo ingresso in campo solo negli ultimi dieci minuti.
Donadoni lascia in panchina Biabiany e Molinaro lanciando dal primo minuto Amauri e Gobbi. Dall’altra parte riposo per Gilardino e spazio per Calaiò al centro dell’attacco. I padroni di casa si rendono subito pericolosi con Gobbi, che al 4′ penetra nell’area rossoblù dopo una triangolazione con , ma il suo tiro da buona posizione finisce di poco alto sopra la traversa. Un minuto dopo altra potenziale occasione per i ducali. Cassano lavora bene sull’out destro dettando i tempi per l’inserimento di Schelotto, sul cui cross Amauri riesce solo a sfiorare la sfera. Al quarto d’ora gli ospiti perdono Matuzalem, che deve uscire per un problema muscolare. Alla prima opportunità il Grifone però passa in vantaggio: Konate vede bene l’inserimento in corsa di Cofie, che trafigge Mirante con un diagonale chirurgico che finisce nell’angolino basso. Immediata la reazione del Parma: prima Amauri in acrobazia non trova la porta, poi al 31′ è Schelotto a pareggiare risolvendo una mischia con un bolide di sinistro all’altezza del dischetto. Non pago del pareggio, la squadra di Donadoni continua a premere: Parolo al 38′ con un tiro da fuori spaventa il Genoa sfiorando il palo.
Nella ripresa il Parma insiste alla ricerca della vittoria: Munari al 4′ ha la palla giusta ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Gli ospiti rispondono dall’altra parte con Calaiò, che al 12′ in tuffo di testa va vicino al vantaggio. Entrambe le formazioni giocano a viso aperto ma mancano di precisione nell’ultimo passaggio. Tocca a Parolo allora provarci nuovamente anticipando tutti sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il centrocampista non trova la porta. Negli ultimi minuti è Perin a salvare in due occasioni il suo Genoa. Prima con un intervento strepitoso sul colpo di testa di Amauri al 40′, poi in pieno recupero su un cross di Palladino sporcato pericolosamente dal neoentrato Gilardino. Il fortino rossoblù regge però fino alla fine e il risultato non si sblocca più.
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