Di Andrea Capello. Roma, 3 mag. (LaPresse) – Rafa Benitez si conferma ‘Re di Coppe’ regalando al Napoli la quinta Coppa Italia della propria storia. La seconda a breve distanza dopo quella vinta nel 2012 contro la Juventus ed il primo trofeo alzato sotto la sua gestione. Quella dell’Olimpico resta però una serata macchiata dai gravi scontri avvenuti prima della gara e dalla ‘trattativa’ fra il capitano partenopeo Hamsik e la sua tifoseria per consentire l’inizio della gara anche se con 45′ minuti di ritardo. Uno spettacolo brutto che il premier Matteo Renzi e le autorità presenti in tribuna, a partire dal presidente del Senato, Pietro Grasso, quello del Coni, Giovanni Malagò, della Figc, Giancarlo Abete ed il Ct Cesare Prandelli non avranno certamente gradito. Dopo i ritardi e la tensione la gara inizia in un clima surreale. A partire con il piede giusto è il Napoli mentre la Fiorentina pare intontita. I campani sfiorano il gol in due occasioni nei primissimi minuti con Insigne prima ed Higuain poi. E’ il preambolo alla rete partenopea che giunge all’11’. Perfetto suggerimento in verticale di Hamsik per Insigne che con un preciso destro a giro insacca la palla alla sinistra dell’incolpevole Neto.
Il vantaggio mette le ali al Napoli. La Fiorentina non reagisce e la squadra di Benitez raddoppia al 16′ ancora con Insigne. Il gioiellino napoletano sfrutta alla perfezione una discesa sulla destra di Higuain con relativo assist e di sinistro, complice la leggera deviazione di Tomovic, mette per la seconda volta la palle alle spalle di Neto. Il raddoppio napoletano è una scossa di corrente elettrica per i toscani. Finalmente la squadra di Montella si scuote ed entra in gara. Al 28′ i viola accorciano le distanze con un’azione da manuale dove Ilicic di tacco trasforma un lancio dalla retrovie in un assist per Vargas che di sinistro batte Reina e riporta in vita la Fiorentina. Prima dell’intervallo la Fiorentina pareggerebbe pure con Aquilani in spaccata su punizione dalla trequarti di Ilicic. La rete viene però annullata per fuorigioco, non tanto del centrocampista apparso in linea ma di Gonzalo Rodriguez che insieme a lui si avventa sul pallone partecipando così all’azione.
I ragazzi di Montella provano ad iniziare la ripresa con il giusto piglio ma il Napoli non si lascia schiacciare. Il tecnico dei toscani si gioca la carta Mati Fernandez al posto di capitan Pasqual. Benitez risponde togliendo anch’egli capitan Marek Hamsik per lasciare spazio all’estro di Mertens. A differenza della prima frazione però le vere occasioni latitano da una parte e dall’altra. A 20′ dal termine Benitez sceglie di rinunciare ad Higuain, in dubbio fino alla vigilia, per lasciare spazio a Pandev ma l’attenzione è tutta sull’altra panchina perché Montella un minuto dopo decide di gettare nella mischia l’attesissimo Giuseppe Rossi al posto di Joaquin. Per ‘Pepito’ è il ritorno in campo dopo l’infortunio al ginocchio patito lo scorso 5 gennaio nella gara contro il Livorno. Istanti dopo l’ingresso del protagonista più atteso è il Napoli ad avere l’occasione di chiudere la gara ma Pandev tira addosso a Neto in uscita disperata. Fallita l’occasione del ko al 34′ i partenopei restano in dieci. Ad andare anzitempo sotto la doccia è Inler per somma di ammonizioni dopo una brutta entrata ai danni di Ilicic. Il finale è un tentativo generoso di assedio toscano con Montella che getta nella mischia pure Matri. Al 40′ l’attaccante offre una palla d’oro ad Ilicic sulla destra. Lo sloveno prova di sinistro un pallonetto a scavalcare Reina ma la sfera si perde a fil di palo insieme alla speranze della Fiorentina. La parola fine la scrive Mertens nel recupero con il più classico dei gol in contropiede che fa partire la festa campana e le note di ‘O Surdato ‘Nnammurato’ cantate a squarciagola dal pubblico di fede azzurra.