Europa League al Siviglia, Benfica sconfitto 4-2 in finale ai rigori. Prosegue tabù dei lusitani

Di Antonio Martelli. Torino, 14 mag. (LaPresse) – La maledizione di Bela Guttmann colpisce ancora il Benfica, che viene sconfitto per 4-2 ai calci di rigore dal Siviglia nella finale di Europa League disputata allo Juventus Stadium. Per la compagine spagnola si tratta della terza vittoria in quella che prima era chiamata Coppa Uefa, dopo i successi nel 2006 e nel 2007. Gli andalusi eguagliano Juventus, Inter e Liverpool le uniche a vincere tre volte il trofeo. Il Benfica esce sconfitto dalla sua ottava finale europea consecutiva, la seconda in due anni in Europa League dopo quella persa contro il Chelsea ad Amsterdam lo scorso anno. L’ultima vittoria per i lusitani in Europa resta così la Coppa dei Campioni del 1962, l’ultima con il ‘mago’ ungherese Guttmann in panchina. Dopo il suo addio la storica premonizione: “Senza di me il Benfica non vincerà mai più una coppa europea” che incredibilmente ancora una volta si è puntualmente verificata. Una partita equilibrata decisa dalla lotteria dei rigori dopo che le due squadre si sono sostanzialmente divise un tempo per una. Resta l’amaro in bocca per la Juventus che avrebbe avuto tutte le carte in regola per alzare la Coppa: Siviglia e Benfica non sono affatto apparse superiori ai bianconeri. In tribuna a pochi metri l’uno dall’altro, Andrea Agnelli e Antonio Conte (seduto al fianco di sir Alex Ferguson) avranno sicuramente ripensato a quell’amaro giovedì della semifinale contro i portoghesi.

Nel Siviglia, Unai Emery, che ha già affrontato il Benfica in Champions League l’anno scorso con lo Spartak Mosca, si affida al collaudato 4-2-3-1: in porta Beto, in difesa Coke, Pareja, Fazio e Moreno. A centrocampo Mbia e Daniel Carriço, sulla trequarti Vitolo, il croato Rakitic e Reyes con Bacca punta centrale. Nel Benfica, Jorge Jesus schiera un 4-3-3 con Obiak in porta, Maxi Pereira, Luisao, Garay e Siqueira in difesa. A metà campo Ruben Amorim, Andrè Gomes e Gaitan, in attacco Sulejmani, Rodrigo e Lima. Meglio il Siviglia nel primo tempo, la compagine spagnola si rende pericolosa in avvio con un paio di incursioni di Vitolo dalla sinistra che trovano spiazzata la difesa lusitana. Gara subito spigolosa, con due giocatori spagnoli ammoniti nei primi dieci minuti: Fazio e Moreno, quest’ultimo per un plateale fallo su Sulejmani. Sulla punizione susseguente, Benfica vicinissima al gol con Garay in mischia, lo stesso che aveva punito la Juve a Lisbona. Nel Siviglia in evidenza Rakitic, il croato svaria su tutto il fronte di attacco e non dà mai punti di riferimento agli avversari. Intorno alla mezzora prova anche a sorprendere il portiere con un pallonetto da metà campo ma senza fortuna. La squadra di Emery esercita una evidente superiorità territoriale fino al 38′ quando prima Moreno da buona posizione calcia di sinistro tra le braccia di Obiak e poi Bacca in mischia grazia la difesa lusitana. Il Benfica che inizialmente si limita ad agire di contropiede, cresce invece nel finale fino a sfiorare per ben tre volte il gol prima con Maxi Pereira, poi con Rodrigo e infine con Gaitan.

In avvio di ripresa il Benfica ricomincia da dove aveva interrotto e sfiora il gol nel giro di pochi minuti con Lima, che vede il suo diagonale mancino respinto sulla linea da Pareja, poi con Rodrigo e ancora con Lima in un incredibile batti e ribatti in area. Il Siviglia non ci sta e sfiora a sua volta il vantaggio con Bacca, che servito in area dal solito Rakitic, calcia male da ottima posizione. Improvvisamente saltano tutti gli accorgimenti tattici, squadre spaccate e contropiedi che fioccano da una parte e dall’altra: il Benfica reclama anche per un episodio dubbio in area, con un presunto fallo di Moreno su Lima. Siviglia pericoloso con Reyes che, servito da Bacca in mezzo all’area, calcia centrale tra le braccia di Obiak. Il Benfica però continua a sciupare occasioni, come al 26′ quando Maxi Pereira entra in area dalla destra e serve Lima che tutto solo cicca clamorosamente da due passi. La gara è vibrante, ma non si sblocca. Emery prova a cambiare qualcosa e toglie Reyes per inserire il più fresco Marin. Il Benfica continua invece a sprecare con il solito Lima impacciato in area. Il brasiliano ci prova anche da fuori area al 38′, attento Beto a deviare in angolo. Nel finale lusitani ancora insidiosi due volte con Garay, prima di testa e poi con una girata mancina alta. Nei supplementari la musica non cambia, è sempre la squadra di Jesus a condurre le danze. Il tecnico lusitano si gioca il tutto per tutto e inserisce Cardozo al posto di Siqueira, per uno schieramento ultra offensivo. L’occasione più clamorosa capita però a Bacca, che partito in contropiede alle spalle della difesa avversaria arriva tutto solo davanti a Obiak ma calcia a lato. Ormai la stanchezza la fa da padrona, il gioco ristagna a centrocampo con il solo Siviglia che ci prova senza esito con il neo entrato Gameiro. Il risultato però non si schioda dallo 0-0 iniziale e a decidere è la lotteria dei rigori. Gli errori di Cardozo e Rodrigo condannano il Benfica, l’ultimo rigore di Gameiro regala la coppa al Siviglia.