Parma, 19 mag. (LaPresse) – “Il futuro non so cosa riserverà, adesso penso solo ad essere l’allenatore del Parma, dire qualcosa di diverso in un momento così sarebbe un suicidio”. Il tecnico del Parma Roberto Donadoni dopo l’accesso all’Europa League frutto del successo sul Livorno e del pareggio del Torino con la Fiorentina non ha sciolto i dubbi attorno alla sua permanenza in Emilia. “Sono riconoscente di quello che il Parma mi ha dato, credo meritino tutti rispetto, decideremo insieme le cose – ha proseguito ai microfoni di Sky Sport – Ho un meraviglioso rapporto con il presidente e con Leonardi. Le cose le abbiamo sempre decise e ragionate insieme”.

L’Europa è “risultato di ciò che ha fatto questo gruppo, è stata un’annata meravigliosa – ha ammesso Donadoni – Eravamo concentrati su quello che dovevamo fare, a parte Cassano che lo era un po’ meno, era più attento a quello che succedeva altrove. Noi avevamo l’obbligo di vincere la gara e abbiamo sofferto, il Livorno non ha regalato nulla ed è venuto qui per rendere onore a un campionato concluso con grande dignità. I ragazzi sono stati davvero splendidi dal primo all’ultimo, mi spiace per coloro che hanno giocato un po’ meno. E’ stata poi una coincidenza meravigliosa che ciò sia capitato nell’anno del centenario”. Una battuta anche su Cassano, assoluto protagonista. “Credo abbia fatto campionato eccezionale, anche in virtù dell’aiuto del gruppo – ha proseguito – E’ un giocatore che accende la luce, fa la giocata, so che ha fatto tanta fatica, sono contento di avergliela fatta fare e che vada insieme ad altri nelle rispettive nazionali. E’ solo merito loro”, ha concluso l’allenatore dei ducali.

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