Montecarlo (Monaco), 25 mag. (LaPresse) – Nico Rosberg bissa il successo dell’anno scorso trionfando nel Gran Premio di Monaco, sesto appuntamento del Mondiale di Formula Uno. Lewis Hamilton, secondo, completa la doppietta Mercedes, che ottiene la sesta vittoria consecutiva in questa stagione. Al terzo posto, proprio come in Spagna, la Red Bull di Daniel Ricciardo. Quarta la Ferrari di Fernando Alonso. L’altra ‘rossa’, di Kimi Raikkonen, ha chiuso al dodicesimo posto al termine di una gara travagliata. Con questo successo Rosberg si riporta in vetta alla classifica del mondiale piloti.

Definirli compagni di squadra, da oggi, va considerato un eufemismo. Dopo il ‘giallo’ della pole position di sabato Nico Rosberg vince con pieno merito il Gran Premio di Monaco bissando il successo dell’anno scorso ma lanciando soprattutto un forte segnale al ‘rivale’ in casa Lewis Hamilton, che deve accontentarsi della piazza d’onore al termine di un Gran Premio in cui è rimasto per tre quarti di gara attaccato agli specchietti del vincitore, senza tuttavia trovare lo spunto per un attacco. Il britannico è apparso comunque nervoso durante la corsa, per aver richiesto alla sua squadra, senza venire accontentato, di potersi fermare prima di Rosberg per poi provare a sferrare un attacco. Anche in occasione dell’inno nazionale e della successiva festa del podio, i due non si sono rivolti uno sguardo e hanno preso strade diverse. Il duello interno in casa Mercedes è ufficialmente lanciato.

Dietro al dominio Mercedes, sembrano accorciare un po’ il gap Red Bull e Ferrari, anche se entrambe le scuderie hanno vissuto un weekend in chiaroscuro. Gli ottimi spunti iniziali alla partenza di Sebastian Vettel, che ha scavalcato il compagno di squadra Ricciardo al via, e di Kimi Raikkonen, salito fino al quarto posto, non sono serviti ai due per ottenere una piazza d’onore. Il tedesco infatti è stato costretto a ritirarsi nelle prime tornate a causa di un problema alla power unit del motore Renault. Inutile il tentativo ai box di sistemare la vettura. Il quattro volte campione del mondo è tornato in pista ma ha parcheggiato fuori pista la sua Red Bull dopo un paio di giri. Il finlandese invece, virtualmente sul podio e autore della sua miglior gara in questa stagione, ha rovinato la sua corsa per una foratura causata da un contatto con la Marussia di Chilton. Naufragato fino al tredicesimo posto, Raikkonen è riuscito a risalire fino all’ottava posizione, per poi chiudere dodicesimo a causa di un altro contatto avuto all’ultimo giro nel tentativo di superare Magnussen.

Ad approfittarne così sono stati Daniel Ricciardo e Fernando Alonso. L’australiano, ritrovatosi terzo dopo il ritiro di Vettel ed i problemi di Raikkonen, ha ottenuto il suo secondo podio consecutivo, difendosi dagli assalti di Fernando Alonso, quarto al traguardo, e avvicinandosi anche pericolosamente a Hamilton nel corso degli ultimi giri. Ottima prova anche di Nico Hulkemberg, quinto, e delle due McLaren, che piazzano a punti due macchine con Magnussen decimo e Button sesto. I tanti ritiri in pista, a cominciare da Maldonado (mai partito) e proseguendo con le due Sauber di Sutil e Gutierrez e le due Toro Rosso di Kvyat e Vergne, hanno consentito ai team minori di salire fino alla zona punti. Storica a tal proposito l’ottava posizione di Jules Bianchi. Per la Marussia si tratta dei primi punti conquistati in assoluto da quando partecipa al Mondiale di Formula Uno. Completano la top 10 Felipe Massa, settimo con la Williams, e Romain Grosjean, nono con la Lotus. Il prossimo appuntamento è in programma in Canada tra due settimane.

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