Perugia, 4 giu. (LaPresse) – L’anno scorso fu Haiti, quest’anno tocca al Lussemburgo. L’Italia rimedia una figuraccia nell’ultimo test amichevole prima della partenza per il Mondiale in Brasile pareggiando 1-1 nell’amichevole di Perugia. Sale così a sette il numero di gare consecutive in cui la nazionale di Cesare Prandelli non riesce a trovare la vittoria. L’ultimo successo degli azzurri risale al settembre 2013, quando la squadra festeggiò la qualificazione al Mondiale. A preoccupare in vista della Coppa del Mondo è l’assenza d’identità di una nazionale che, soprattutto a centrocampo e nella tre quarti offensiva, deve ritrovare i propri equilibri. Per il Lussemburgo invece, reduce dalla pesante sconfitta per 5-1 contro il Belgio, la serata del ‘Curi’, dopo il pareggio nel finale di Chanot, rimarrà impressa nella storia.

Prandelli vara un inedito 4-3-2-1 con De Rossi davanti alla difesa e Pirlo affiancato a Verratti in cabina di regia. Davanti Balotelli unica punta supportato da Marchisio e Candreva. Al centro della difesa assente Barzagli febbre: al suo posto c’è Bonucci accanto a Chiellini. Spinta dal caloroso pubblico del ‘Curi’ di Perugia, l’Italia passa alla prima opportunità. Marchisio lancia in profondità Balotelli, che stoppa bene a seguire e mette una palla invitante d’esterno destro per lo stesso Marchisio che di testa ruba il tempo al difensore e trafigge Moris. Tutti i palloni in area di rigure del Lussemburgo hanno come ultimo terminale Mario Balotelli, voglioso di ben figurare, ma inefficace sotto porta. Al 13′ l’attaccante del Milan calcia alto sopra la traversa, al 28′ invece, su un illuminante suggerimento di Verratti, Moris in uscita riesce a respingere il tentativo di Supermario. La manovra azzurra, anche per gli evidenti carichi di lavoro svolti nei giorni scorsi, è lenta e compassata, ma appena gli uomini di Prandelli riescono a scambiare velocemente nel breve il Lussemburgo va in difficoltà. Come al 40′ quando Candreva triangola bene con Marchisio ma calcia di poco a lato da ottima posizione. I padroni di casa si rendono pericolosi anche nel finale, al 42′ direttamente su calcio di punizione con Pirlo, su cui Moris è pronto alla respinta, e un minuto dopo ancora con Balotelli, la cui girata rasoterra su cross di De Sciglio esce di un soffio.

In avvio di ripresa è sempre Balotelli a rendersi protagonista. Al 3′ il diagonale dell’ex giocatore del Manchester City si spegne di un soffio a lato. Prandelli prova a cambiare le carte in tavola inserendo Cassano al posto di un Verratti comunque positivo. La mossa sembra sortire l’effetto sperato perché nel giro di due minuti l’Italia va in due occasioni vicinissima al raddoppio: all’11’ Cassano serve nello spazio Balotelli che salta un uomo, entra in area e colpisce in pieno la traversa. Un minuto dopo sempre da un’iniziativa di Balotelli sulla destra nasce un cross per l’inserimento di Candreva che di testa centra di nuovo la traversa. Col passare dei minuti i ritmi della gara si abbassano ulteriormente, e l’Italia non riesce più a creare grattacapi al suo avversario. Il ct cambia nuovamente volto al suo undici inserendo Insigne e Cerci per un 4-3-3 puro. Al 37′ proprio l’esterno granata costringe Moris a un altro intervento, ma tre minuti dopo sugli sviluppi di un corner arriva la beffa per gli azzurri. Chanot infatti anticipa tutti e di testa supera Buffon, facendo esultare tutta la sua squadra per un risultato di proporzioni storiche per il Lussemburgo. I padroni di casa infatti provano a reagire ma ancora Moris salva i suoi sul tentativo disperato di Abate. Al ‘Curi’ finisce così 1-1 e l’Italia si appresta a volare per il Brasile con tante perplessità e pochi punti fermi.

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