Genova, 12 giu. (LaPresse) – “Solo stamattina, dopo vari consigli di amministrazione, posso annunciare che la Sampdoria ha un nuovo proprietario, Massimo Ferrero, al quale auguro di fare meglio di quanto ho fatto io. Grazie e forza Sampdoria sempre”. Con queste parole rilasciate in conferenza stampa all’hotel Starhotel Edoardo Garrone ha annunciato la cessione del club blucerchiato all’imprenditore cinematografico Massimo Ferrero. “In dodici anni di gestione della Sampdoria da parte della famiglia Garrone, ho l’orgoglio di poter dire che è come se avessimo salvato due volte la società – ha raccontato l’ormai ex presidente della Sampdoria – la prima, con mio padre alla guida, è avvenuta l’11 gennaio 2002; mentre la seconda volta è riconducibile alla retrocessione di tre anni fa. Quella discesa in B, con la fuoriuscita di alcuni dei collaboratori che per nove anni hanno guidato la società, ha causato una voragine, sia a livello amministrativo sia di finanze”, ha ammesso Garrone.

“Tutti questi anni alla guida della Sampdoria ci sono costati fatica, sudore e anche qualche amarezza. La mia famiglia ha speso molte forze in questo progetto, perché ci siamo mossi in un mondo che è molto ma molto diverso da quello che siamo abituati a conoscere – ha ricordato il figlio di Riccardo Garrone, che prese il controllo della società nel 2002 dalla famiglia Mantovani – Avevo preso un impegno con mio padre e con la mia famiglia, e ho fatto del mio meglio. I nostri obiettivi al momento dell’acquisto della Sampdoria erano due ed erano chiari: il primo era quello di mettere in sicurezza la società, il secondo quello di passare la mano. Negli ultimi tre anni abbiamo reso la Sampdoria solida finanziariamente: il club ha un patrimonio sportivo valido e un amministrazione solida e competente. Ci sono idee e progetti che salvaguarderanno il futuro, permettendo altre fonti di introiti, come l’idea stadio e il rifacimento o l’individuazione di un nuovo centro sportivo”. Edoardo Garrone ha poi rivelato che “in queste stagioni si sono proposte vari persone, ma proposte davvero percorribili nessuna – ha sottolineato – Tra Italia e estero abbiamo lavorato con grande discrezione, cercando il profilo giusto a cui affidare la società. Ciò è successo poco tempo fa, con le caratteristiche che piacciono alla mia famiglia: serietà, concretezza e organizzazione”.

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