Roma, 15 giu. (LaPresse) – Per la prima volta in 51 anni di storia il trofeo internazionale ‘Settecolli’ di Roma non riesce a portare a termine il suo programma. La causa è la vera e propria ‘bomba d’acqua’ che si è scatenata sul Foro Italico a partire dalle ore 16, un’ora prima dell’inizio del programma pomeridiano fissato per le 17. Gli organizzatori hanno provato comunque a far partire le gare ma, dopo gli 800 stile libero donne vinti dalla sempre più convincente Aurora Ponselé con l’ottimo crono di 8’25″86, ed i 200 dorso maschili andati all’ungherese Peter Bernek (1’57″80), nel momento in cui Federica Pellegrini e le atlete dei 200 dorso erano appena scese in acqua per la partenza l’intensità della pioggia unita a quella del vento ed alla presenza di fulmini ha costretto alla sospensione in attesa di un eventuale miglioramento. Si è deciso di attendere fino alle 18 ma dal cielo nessuna buona notizia poi, una decina di minuti dopo la chiusura ufficiale, è tornato a splendere il sole per la più classica delle beffe. Atleti e spettatori, ai quali verrà rimborsato il biglietto, già in partenza e risate amare da parte di tutti per cercare di sdrammatizzare il ‘pesce d’aprile’ fuori stagione organizzato da Giove Pluvio.
Un vero peccato perché il programma pomeridiano si presentava succoso a partire dai 200 dorso di Federica Pellegrini. In mattinata infatti la ‘Divina’ aveva chiuso le batterie al terzo posto in 2’12″12 sotto la pioggia. “Al Settecolli, a parte gli ultimi due anni, un giorno di pioggia durante le gare è capitato spesso. L’importante è che non faccia freddo”, le sue parole dopo le una previsione fin troppo azzeccata visto il diluvio pomeridiano. Rimasti a bocca asciutta, ma solo quella, anche i genitori venuti appositamente dal Veneto per seguire le prodezze della figlia. Potranno consolarsi andando insieme a cena. Una volta terminata la pioggia la Pellegrini, comunque, ha voluto testarsi lo stesso sui 200 dorso in una sfida amichevole ed assolutamente non ufficiale con Katinka Hosszu vinta proprio dalla stakanovista magiara.
Masticano amaro, e non poco, pure gli specialisti dei 100 stile libero. Ad eccezione del già qualificato Dotto, relegato però alla finale B dopo il nono tempo mattutino. I vari Marco Orsi, Luca Leonardi e Filippo Magnini erano chiamati ad una bella prova cronometrica per ottenere riscontri positivi sia dal punto di vista individuale (tecnicamente non hanno ancora il pass per gli Europei in questa specialità non essendo scesi sotto il tempo limite richiesto dalla federazione, ndr) che da quello della staffetta 4×100. “Il crono è buono mentre il tempo è pessimo”, aveva detto in mattinata ‘Re Magno’ senza potersi immaginare nemmeno minimamente cosa sarebbe poi successo nel pomeriggio. L’annullamento delle gare scombina anche inevitabilmente in piani del Ct dell’Italnuoto, Cesare Butini, che aveva individuato il Settecolli come manifestazione cardine per completare la squadra che a metà agosto sarà in acqua agli Europei di Berlino. A questo punto acquisiscono valore i meeting di Bari (28-29 giugno) e Milano-Torino (2-3 luglio). L’ultima chiamata resta, ma solo in caso di prestazioni straordinarie, il campionato italiano di Roma (1-2 agosto), precipitazioni di carattere tropicale permettendo.
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